Dal 22 marzo l’opera di Donizetti è in scena nel teatro dove debuttò nel 1835
Articolo di ANTONIO MASTROGIACOMO
La stagione operistica del Teatro San Carlo di Napoli continua la sua fervente programmazione con la Lucia di Lammermoor, opera ottocentesca del compositore bergamasco Gaetano Donizetti su libretto di Salvadore Cammarano.
Sebbene siano passati 182 anni dalla prima rappresentazione, proprio al regio teatro partenopeo, l’opera esercita ancora un fascino incredibile tanto sugli amanti dell’opera quanto sui neofiti del bel canto. Sarà possibile in quest’opera riconoscere da un lato la ricca e raffinata stratificazione di voci e timbri strumentali, dall’altro uno stile dove la voce sa imporsi su tutto il resto.
Michele Sorrentino Mangini riprende l’allestimento che fu di Gianni Amelio nel 2012, mentre coro ed orchestra rispondono alla bacchetta di Stefano Ranzani. Davvero importanti gli interpreti in scena: il soprano Maria Grazia Schiavo nel ruolo di Lucia ed il tenore Saimir Pirgu nel ruolo di Edgardo mentre è il baritono Claudio Sgura ad interpretare Lord Ashton. Con oltre sessanta edizioni, l’opera è stata spesso presente nel cartellone del massimo partenopeo ed ha visto tanti importanti interpreti – su tutti la diva Maria Callas – mettere in scena le peripezie di Lucia.
Debutterà in scena il 22 marzo e sarà in programmazione fino al 30 marzo. Sono previste riduzioni per gli under 30. Il teatro infatti apre le sue porte ai più giovani che vogliano lasciarsi contagiare dalla buona musica nel tempio ad essa dedicato.
[di Antonio Mastrogiacomo]