Dopo mesi di silenzio la Digestion propone nuovamente musica ascoltata raramente
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
Da tre anni i ragazzi di Phonurgia regalano alla città di Napoli una occasione ormai irrinunciabile per entrare in contatto con la musica contemporanea, efficacemente ribattezzata dagli stessi musica ascoltata raramente: i loro sforzi sono racchiusi nella Digestion, un titolo che omaggia il poeta sonoro Henry Chopin che nel 1974 ingoiò una piccola sonda per registra i suoni del suo stomaco, realizzando appunto La Digestion, l’esito più radicale a cui sia giunta la poesia sonora.
Dopo il successo delle passate edizioni, la formula del terzo anno della Digestion resta più raccolta da un lato, elevata nelle proposte dall’altro; come sottolineato da Renato Grieco “Il festival, creatura nata dall’incontro tra Phonurgia, Fondazione Morra – Museo Nitsch e E-M Arts, continua a crescere e a trasformarsi, conquistando luoghi sempre diversi della città ed estendendo, di pari passo alla sua portata, i suoi interessi e la sua proposta, destinando sempre più attenzione a dibattiti, lecture, seminari, proiezioni video e acusmatiche, installazioni e, ovviamente, performance e concerti.”
Tanti gli artisti impegnati in questa terza edizione della digestion a partire da Lionel Marchetti ad arrivare agli e-cor ensemble senza dimenticare il pianista Anthony Pateras pronto ad infiammare il pubblico insieme ad un septet che mette insieme Riccardo La Foresta, Tiziana Bertoncini, Chiara Mallozzi, Mike Kajkoswki, Lucio Capece e Gerard Lebik. Ancora una volta il fascino della Digestion risiede anche nella funzionalizzazione di alcune architetture della città di Napoli destinate a risuonare della musica dei diversi compositori chiamati ad interpretarne la fisicità: da segnalare gli interventi da Castel Sant’Elmo fino alla chiesa di San Potito.
Ancora una volta la contaminazione tra le arti a partire dal suono come proposta dai phoniurghi Renato Grieco, Andrea Bolognino, Giulio Nocera e Domenico Napoletano attraversa la città di Napoli rivoltando le abitudini delle sale da concerto grazie ad una offerta in grado di rinvigorire il palato musicale di un pubblico ormai fidelizzato alla musica della Digestion.
[Antonio Mastrogiacomo]