L’ensemble pianistico delle 24 mani nelle parole di Giuseppe Leone
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
24 mani è una formazione musicale più unica che rara: mette insieme 12 pianisti che, sotto la guida del Maestro Gabriele Ottaiano, hanno raggiunto importanti risultati dando modo ad un repertorio così inusuale di porsi a contatto con il pubblico. Giuseppe Leone è uno dei membri della formazione. Laureato in lettere classiche e docente di educazione musicale, il pianista così presenta il gruppo delle 24 mani:
La formazione, da poco ribattezzata 24 hands project, si propone come ensemble cameristico-orchestrale a tutto tondo. Da un lato si propone una rilettura in modo ironico ma rispettoso dei classici imprescindibili lasciatici in eredità dai giganti della musica, ma parimenti, da quando è nato, l’ensemble si è distinto nell’ambiente musicale come una nuova sfida per i compositori della scena attuale, instaurando collaborazioni con musicisti di tutta Europa e affermandosi come gruppo promotore di istanze elettroniche, dodecafoniche e aleatorie, consapevole della temperie culturale contemporanea.
Il pianoforte è il centro dell’azione di questo gruppo di musicisti, cresciuti musicalmente nelle aule del prestigioso conservatorio San Pietro a Majella di Napoli:
La formazione si propone soprattutto una revisione e una riscoperta delle potenzialità inesauribili di uno strumento come il pianoforte, il quale costituisce il palcoscenico sul quale avvengono le sue performance teatral-musicali. I due pianoforti nelle mani dei 12 esecutori dell’ensemble diventano un’orchestra vera e propria, che cerca di tirar fuori gli effetti più inusitati del proprio strumento, effetti rumoristici, onomatopeici, buffi, stereofonici etc. E talvolta diventa una sorta di botta e risposta di virtuosismi tra i talenti pianistici presenti nella formazione. Questi ultimi sono guidati dall’instancabile lavoro di ricerca musicale e promozione del fondatore del progetto, il m° Gabriele Ottaiano, vera anima della compagine.
L’ultimo concerto del gruppo delle 24 mani si è tenuto presso il Salone delle feste del museo di capodimonte, riscuotendo un importante successo di critica e pubblico. Infatti, azioni performative del genere incoraggiano il pubblico ad avvicinarsi anche alla musica ascoltata raramente, incuriosendolo. In cantiere ci sono altri dischi e pubblicazioni, a sostegno di un’attività artistica decisamente frenetica.
[Antonio Mastrogiacomo]