I Modena City Ramblers tornano a Napoli, dopo dieci anni, il 14 aprile a Mezzocannone Occupato, per la rassegna Newroz Festival, Newroz Off
I Modena City Ramblers sono tornati a Napoli, dopo dieci anni, il 14 aprile a Mezzocannone Occupato, per la rassegna Newroz Festival, Newroz Off. Questo Festival, attivo dal 2015, prima direzione artistica dello storico collettivo 99 Posse, si propone di portare musica di alto livello a prezzi accessibili a tutti, unendo l’arte al sociale e proponendo artisti che sempre hanno creduto nel connubio indissolubile fra la musica e il suo messaggio.
Gli MCR sono emblematici di questa concezione e nel loro tanto atteso ritorno a Napoli hanno riunito ascoltatori di lunga data quanto giovanissimi al loro primo ascolto, confermandosi ispiratori di un sentimento che accompagna generazioni intere. Pieni di energia e con una competenza senza pari, si presentano a questo evento nella loro formazione più duratura: Luca Serio Bertolini (chitarra acustica ed elettrica, cori), Franco D’Aniello (tin whistle, flauto, sax, tromba, cori), Massimo “Ice” Ghiacci (basso, cori), Francesco “Fry” Moneti (violino, mandolino, chitarra elettrica, plettri vari), Davide “Dudu” Morandi (voce), Leonardo Sgavetti (fisarmonica e tastiere) e Roberto Zeno (batteria, percussioni, cori).
Il nuovo album presentato, “Mani come rami, ai piedi radici”, ha i ritmi e i messaggi tipici del gruppo senza però diventare una semplice ripetizione, con un occhio maggiormente rivolto al lato intimistico e personale. All’ interno delle musicalità tanto amate dalla band si nota un qualcosa di diverso, prova che si cresce e si matura anche imparando a mescolare note già conosciute in diverso modo. La curiosità e l’energia del gruppo porta qualcosa di nuovo anche e soprattutto rimanendo coerente con la propria storia e i propri gusti. Indicativo il titolo della nuova produzione che non ribadisce solo il legame con la natura e le musicalità celte (unite come sempre a gusti musicali da tutto il mondo), sottolinea anche la voglia e l’anelito alla ricerca, attuata mantenendo salde le proprie ataviche e ideali radici.
Oltre ai nuovi brani sono eseguiti anche quelli classici del gruppo. Al suono di In un giorno di pioggia, Ebano, Mia dolce rivoluzionaria e I cento passi, nell’ascoltare la loro interpretazione di Bella ciao, Contessa e Oltre il ponte, l’atmosfera si conferma quella di un ricongiungimento. Incontrando vecchi amici, non visti da un po’ ma sempre portati con sé, l’ascolto dei Modena City Ramblers continua a inviare nuovi input facendo l’occhiolino a quelli già detti e mai abbastanza ribaditi. L’entusiasmo del gruppo è contagioso, i membri dialogano con il pubblico tramite le canzoni e con piccoli gesti, confermando la loro esperienza e passione. Con l’energia che si propagava dal palco al pubblico, il concerto è pienamente riuscito e si segna come un’esperienza indelebile per la città di Napoli.
[di Francesca Lomasto]