Grazie alla rete di Phonurgia arriva in città il compositore elettronico John T. Gast. Appuntamento allo spazio intolab di piazza de Nicola
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
L’associazione culturale Phonurgia ha inteso dare seguito al suo denso programma di investigazione della contemporaneità musicale dando spazio a John T. Gast. Il compositore è infatti considerato un importante interprete della scena elettronica contemporanea e sarà di scena per la prima volta nella città di Napoli venerdì 5 maggio.
Dopo la fantastica esperienza del quarto appuntamento – dedicato alla musica radicale ed improvvisata – presso lo scugnizzo liberato con Doneda e Lê Quan Ninh, Phonurgia intende stavolta rivolgere attenzione alla scena della musica da club, che vede in Gast un rappresentante enigmatico e geniale con la sua personale produzione di una musica di ricerca, eppure ballabile.
La performance del musicista britannico sarà preceduta dal dj set a bobine di Daniele Guerrini – meglio conosciuto come Heith – co fondatore di Haunter records e figura di riferimento del Macao, un importante centro per le arti di Milano che si è posto come vero punto di riferimento della scena underground musicale. Dopo le sue esperienze al Cocoricò di Riccione e all’Ohm di Berlino proporrà la sua musica per gli spazi di IntoLab grazie a Phonurgia.
Infine, tre dei quattro animatori dell’associazione culturale Phonurgia – Grieco, Napolitano, Nocera – cureranno l’after facendo della loro passione per i nastri magnetici un esercizio musicale altro, grazie ad una modalità considerata dagli stessi inedita e rivoluzionaria nel campo del dj-set. Per la serata infatti viene promessa ai partecipanti un’atmosfera riscaldata in modo non convenzionale.
Questi tre segmenti descrivono le attività che animano il quinto appuntamento del festival tutto partenopeo dedicato alle musiche raramente ascoltate de La digestion, curato dall’associazione culturale Phonurgia. Appuntamento dalle 22 in poi presso gli spazi di IntoLab, nel complesso del Lanificio a piazza De Nicola.
[Antonio Mastrogiacomo]