In occasione delle aperture notturne, le meravigliose pitture della Casa del Bracciale d’Oro saranno esposte in modo ancor più suggestivo e al costo di 2 euro
Fino al 30 Settembre le meravigliose pitture della Casa del Bracciale d’Oro, sita a Pompei, saranno esposte nell’ Antiquarium di Boscoreale, il famoso museo che espone dal 1991 i più grandi fra i ritrovamenti degli scavi campani di epoca romana. In occasione delle aperture notturne, ogni venerdì e sabato dalle 20:30 alle 23, i visitatori al costo di 2 euro potranno godere queste imperdibili opere in un’atmosfera ancor più suggestiva del solito.
Le Pitture sono tornate in Italia da poco, dopo un tour al Grand Palais, Parigi, per la mostra Jardins. Esposte accanto alle opere di Klimt, Monet e Cézanne, risalgono al secondo venticinquennio del I sec. d.C. Scavate negli anni ’70, sono uno straordinario reperto del periodo; il restauro ha ovviato ai pochi danni fatti dal tempo lasciando una vividissima opera d’arte.
La Casa deve il suo nome al ritrovamento di un’armilla d’oro dell’eccezionale peso di seicentodieci grammi. Nel sottoscala della dimora, infatti, furono ritrovati due adulti e un bambino, un piccolo nucleo familiare. Al polso della donna era posto il bracciale, di pregiata fattura: due serpi nelle cui fauci reggono un medaglione con la raffigurazione di Selene, la dea lunare.
Il giardino, dai colori lussureggianti, riprende una ricca e variopinta vegetazione nella quale si distinguono separatamente ogni specie vegetale. Gli uccelli adagiati fra le piante sono innumerevoli e si accompagnano a varie decorazioni tridimensionali che rappresentano ricchi suppellettili da giardino. Dare l’impressione di ritrovarsi nel luogo dipinto sulle pareti, grazie a un sapiente lavoro prospettico, era la moda del tempo ed è stata pienamente incarnata in queste meravigliose opere parietali.
Tutt’oggi nell’ osservarle ci si sente trasportati su due piani temporali: quello fiabesco, rappresentato dall’illusione di trovarsi in un ricco e ancestrale giardino e quello storico, nel camminare fra le rovine e nella dimora di un’antica cultura.
[di Francesca Lomasto]