La dodicesima edizione del Napoli Tattoo Expo.
Riprese, montaggio, postproduzione di Flavia Tartaglia
Servizio e Articolo di ROBERTO DE ROSA
Si conclude domenica 24 maggio la dodicesima edizione del Napoli Tatto Expo organizzata da Fritz Tattoo e Costattoo . Una full immersion durata tre giorni nel modo dell’arte del “raccontare se stessi” come direbbe Gippi Rondinella, storico tatuatore fautore della cultura tattoo in Italia, anch’esso presente alla convention.
Un evento che tra concerti, giochi, dirette radio, stand (anche non propriamente legati al mondo dei tatuaggi) e body art viene definito dallo stesso Giuseppe Zazzera –Presidente di Napolindelebile ed uno degli organizzatori di Fritz Tattoo- un appuntamento internazionale, appunto “International Tattoo Convention“.
In effetti l’expo napoletano del tatuaggio aveva già preparato il pubblico ad artisti provenienti da altre nazioni, ma quest’anno si è sbarcati oltre oceano con operatori provenienti da Hawaii, Brasile, Usa, Giappone e Nuova Zelanda. E proprio questi ultimi due paesi possono essere definiti le guest star della convention: infatti sono state presentate le rispettive tecniche tradizionali (samoana e giapponese), che hanno permesso, alle migliaia di persone presenti, di scoprire gli albori di quello che oggi è un vero modo di essere e di apparire. Nonostante queste tecniche (almeno la samoana) presentino dei tratti più grezzi e meno lavorati, rispetto ad un tatuaggio effettuato con macchina elettrica, nascondono un valore aggiunto: avere un pezzo di storia dell’arte del tatuaggio sulla propria pelle.
Proclamato dunque il successo per questa dodicesima edizione che dimostra quanto questa convention si sia evoluta nel corso degli anni, diventando – a detta di alcuni tatuatori- l’evento nazionale di maggiore importanza in questo campo.
[di Roberto De Rosa]