Salire e scendere una scala è molto più che un semplice atto fisico. Ecco l’artista che ne dà dimostrazione anche ai più scettici
Paola Pivi, un nome di una certa importanza nell’ambito dell’arte contemporanea italiana. Chi ha voglia di scoprire qual è il suo ultimo progetto, non dovrà far altro che recarsi a Palazzo Strozzi.
Fino al 28 febbraio 2016, infatti, nel cortile della celebre struttura romana sarà possibile contemplare l’installazione “Untitled (Project for Etchigo-Tsumari)”.
Cosa aspettarsi? Una scala gonfiabile coloratissima di ben 20 metri di altezza, ponte inclinato tra il cortile rinascimentale di Palazzo Strozzi, perfetto rappresentante di un mondo passato, e contemporaneità. La scala, non essendo assolutamente praticabile, è emblema di una salita che non è fisica ma metaforica: non a caso si tratta di un oggetto che spinge lo spettatore a guardare in alto, ad innalzare lo sguardo secondo diversi punti di vista. Grazie alla scala, inoltre, non è solo il cortile ad essere base dell’installazione, ma è l’intero Palazzo – dall’architettura simmetrica e contrastante con le morbide forme dell’oggetto gonfiabile – a esserne diventato parte.
Dunque l’enorme scala della Pivi non ha alcuna funzione pratica: con un elemento moderno in una cornice classica, dunque inaspettato, Paola Pivi intende creare uno shock emozionale, un angolo surrealistico dal quale stimolare la ricerca di significati nuovi o attuali.
[di Ambra Benvenuto]