Si tiene sabato 8 settembre in piazza del plebiscito la festa della tammorra
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
La tammorra è uno strumento musicale della tradizione napoletana: si tratta di un grande tamburo in legno costituito da una membrana arricchita da cinque coppie di piattelli metallici – i cicere – posti lungo il telaio circolare. Lo strumento della tammorra rappresenta l’anima ritmica del canto napoletano: la percussione a mano intera, solo con le dita e anche col il polso di questo strumento infatti si impone al punto da definire il genere della tammurriata, una danza sensuale e seducente dalle antiche origini. Il repertorio della tammurriata è rimasto vivo nella memoria e nella tradizione campana: esperti sonatori di tammorra hanno infatti permesso la trasmissione di un corpus sempre vivo di canti, melismi e movimenti.
La città di Napoli ritrova la festa della tammorra nella serata di sabato 8 settembre a piazza del Plebiscito. Prevista in origine per la serata di ferragosto e spostata in segno di profondo cordoglio e vicinanza alla città di Genova – l’evento si tiene nell’ambito delle manifestazioni per la Piedigrotta 2018. Si tratta di una iniziativa giunta alla 18esima edizione: organizzata da Il canto di Virgilio e promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli per la cura di Carlo Faiello, va in scena presso piazza del Plebiscito, laddove prevista originariamente presso il lungomare Caracciolo. Sarà il centro vivo di Napoli a pulsare di ritmi e danze grazie ai virtuosismi della tammorra per una iniziativa che mette in campo una ciurma di musici di estrazione classica, folk, jazz e ad orecchio: in questo modo viene incoraggiata la scoperta dell’anima sonora partenopea, la faccia nascosta del suono napoletano. “La musica popolare da troppi anni finita nell’oblio e che ogni tanto viene fuori perché è la musica del corpo e dell’anima, del sangue e del sudore. È la musica del nostro io”, spiega Carlo Faiello.
Scopo della festa della tammorra è stimolare nello spettatore una partecipazione attiva all’evento musicale. Sono tantissimi gli artisti chiamati a realizzare queste condizioni, consapevoli della forte responsabilità affidata loro: quella di cantare Napoli al netto del suo canto originario, prima che la canzone napoletana si impossessasse della notorietà. Sul palco sono previste le presenze della Paranza dei Monti Lattari, della Paranza do’ Lione, del Carlo Faiello Ensemble fino alla partecipazione straordinaria di Lina Sastri. La chiusura è affidata a Marcello Colasurdo.
L’appuntamento per la festa della tammorra è fissato a sabato 8 settembre, al calar del suole presso i monumentali spazi di piazza del plebiscito.
[Antonio Mastrogiacomo]