“Il teatro – affermava Delacroix – è il bisogno dell’uomo di provare in una sola volta più emozioni possibili”, una completezza che diventa anche materiale e perfettamente visibile al Teatro della Concordia, definito “il teatro più piccolo del mondo”, una struttura in miniatura nella quale sono presenti tutti gli elementi del teatro goldoniano all’italiana, ed anche qualcosa in più.
Progettato in pieno clima post rivoluzione francese e poi intitolato proprio a quella “concordia” tra i popoli che si andava ricreando in Europa agli inizi dell’ottocento, il Teatro della Concordia, sito a Monte Castello di Vibio (Umbria), vanta una superfice emozionale di poco più di cento metri quadri, è costituito da una struttura lignea che sorregge due ordini di palchi ed una platea per una capienza di 99 spettatori; sono presenti un palcoscenico, un foyeur, due camerini, una sala riunioni ed una sala espositiva.
Oltre ad un’acustica perfetta e prestigiosi dettagli tra affreschi e decorazioni (risalenti alla fine dell’ottocento, firmati dal giovane pittore Luigi Agresti e da suo padre Cesare),la particolarità della struttura è la sua filosofia: “il visitatore dei beni culturali è al centro dell’attenzione”, difatti il teatro non propone soltanto spettacoli della stagione teatrale (dalla prosa, alla lirica, all’operetta, ai concerti) ma offre la possibilità di essere scelto per iniziative vive e variegate come meeting e convegni, visite al teatro-museo, scambi di informazioni, insegnamenti, formazione ma soprattutto valorizza la creatività individuale e il romanticismo prestandosi come luogo per spettacoli personalizzabili, momenti romantici per dichiarare il proprio amore in modo originale e per la celebrazione di matrimoni con rito civile.
Per il suo stile ed il suo spirito, “il teatro più piccolo del mondo” nel corso della storia è stato calcato da celebrità come Antonietta Stella, una tra le più grandi interpreti del repertorio verdiano, o Gina Lollobrigida; ed ha suscitato l’ammirazione di grandi personaggi, tra i quali il Premio Nobel Rita Levi Montalcini. Ultimamente il Teatro della Concordia è stato scelto dalle Incanto Quartet, quartetto italiano tutto al femminile di soprani, come location per la realizzazione del loro videoclip “Careless Whisper”, omaggio a George Michael, nonché singolo facente parte del loro nuovo progetto artistico, un album in uscita in autunno.
[di Flavia Tartaglia]