Si dice “Natale” e ci si immagina le luci, i miti, le passeggiate tra le botteghe d’artigianato, l’atmosfera dell’avvento, tutto questo è San Gregorio Armeno, la famosa strada napoletana dei presepi da sempre vissuta come la “città del Natale”. La Fiera che onora l’arte e l’artigianato presepiale, tradizione della città a sua volta famosa per questo in tutto il mondo, copie 142 anni.
Nel pomeriggio dell’8 novembre la celebrazione di inizio della nuova edizione: cittadini e turisti accorsi per l’evento sono stati accolti dalla musica popolare del gruppo Ars Nova Napoli, la folla ha poi incontrato il Sindaco Luigi De Magistris che, alla presenza di Enrico Panini, assessore comunale al commercio, e dell’associazione Corpo di Napoli, ha tagliato il simbolico nastro che segna la partenza della più antica e partecipata Fiera di Natale d’Italia. Immediatamente dopo il taglio, tra applausi scroscianti, sono state accese le luminarie in via San Gregorio Armeno e in via dei Tribunali tra le quali: istallazioni luminose sospese raffiguranti il volto di celebri personaggi napoletanissimi, come ad esempio Totò o Troisi, mentre uno spettacolo pirotecnico ha incantato tutti col naso all’insù.
Semplicità e devozione, questi i segreti di un successo che ha lasciato e continua a lasciare il segno, difatti la manifestazione nonostante la sua età non sembra ‘invecchiare’: ogni anno circa due milioni di visitatori si riversano nelle strade del centro antico per confluire nel cuore dell’arte presepiale e respirare quell’atmosfera unica, la Fiera ai decumani è «Un evento che nemmeno le guerre mondiali, il terremoto e altre calamità hanno impedito», dichiarava Gabriele Casillo, presidente dell’associazione Corpo di Napoli, in occasione della scorsa 141esima edizione che fu protagonista di alcune difficoltà organizzative.
Ma quest’anno l’organizzazione si è messa in moto senza particolari ostacoli e per tempo. “Quant’è bello stu cielo” è il titolo di questa 142esima edizione, preso in prestito da una poesia del sempiterno Peppino de Filippo, che è anche una sua canzone dove la semplicità e lo stupore, simboleggiati dal pastore della meraviglia sempre presente sul presepio napoletano, raccontano perfettamente le sensazioni da respirare nel famoso ‘vicolo’ cittadino. Il personaggio cui quest’anno la Fiera rende omaggio è difatti proprio Peppino de Filippo.
Infine, non è mancata una passeggiata tra i celebri pastori nei quali, come da tradizione, è plasmato il ‘racconto’ delle novità dell’anno, tutti in perfetto dialogo con gli intramontabili e la leggenda presepiale di sempre.
[di Redazione]