La studentessa sannita Teresa Russo – in arte aseret – presenta i suoi lavori
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
Teresa Russo è una brillante studentessa del Liceo Artistico Virgilio di Benevento che realizza delle opere multimediali realmente stuzzicanti: la scelta dei soggetti e la cura nella rielaborazione di questi contenuti mostra la spiccata sensibilità di aseret, in un accordo che si addice a chi fa dell’arte una scelta di vita. Già dalle prime battute si presenta consapevole e calibra bene le parole con cui si presenta:
«Sono Teresa Russo, in “arte” aseret. Non credo di essermi avvicinata all’arte: credo di esserci nata».
Così, fugato ogni possibile fraintendimento sul perché della sua scelta, aseret presenta i suoi strumenti di lavoro così da far riflettere sulle possibilità offerte a tutti dalle nuove tecnologie.
«Sul web pubblico disegni prettamente realizzati con computer e tavoletta grafica, ma dietro ogni lavoro c’è un’elaborazione fatta a mano tra pennarelli, matite o acquerelli. Ritengo infatti la creatività un esercizio quotidiano e quindi metto la mia immaginazione in quanto aseret a disposizione di questi strumenti, praticandoli in equilibrio con gli impegni scolastici che scandiscono la mia settimana».
Che storia hanno i personaggi che disegni e cosa comunicano i lavori di aseret?
«Per quanto riguarda i miei personaggi, loro sono un po’ me o io un po’ loro: sono le mie emozioni “incarnate” nei pixel di uno schermo direi. Ed è proprio questo esercizio di traduzione delle emozioni in una immagine a garantire il carattere di immediatezza che le avvicina ad ognuno di noi, in grado dunque di potersi immedesimare in ciò che guarda».
Che progetti ti aspettano, una volta superata la soglia del tuo liceo?
«Principalmente nel futuro vorrei fare l’illustratrice, ovviamente. Eppure sono consapevole delle difficoltà che potrei incontrare nel tradurre questa mia passione in un lavoro. Proprio per questo motivo, se non dovesse prendere piede questa cosa, opterei per lavorare nel campo della grafica o come truccatrice. Ad ogni modo, non potrei mai rinunciare all’arte nella mia vita: parola di aseret!»
[Antonio Mastrogiacomo]