In uscita per la Clean Feed records, Asylum è il terzo album personale di Antonio Raia
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
Antonio Raia è un musicista multiforme che insiste sulla relazione tra l’arte dei suoni e quanto le resta radicato intorno, dalla componente visiva che la anima – sia in fase performativa che in fase realizzativa – alla componente spaziale in cui tutto questo ha luogo. Dopo gli studi presso il conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno, Raia si libera dell’accademia per farsi spazio quale musicista free-lance nella giunga della produzione musicale contemporanea, esibendosi in oltre 500 concerti in Europa, tra festival, club e musei d’arte contemporanea. Ha all’attivo collaborazioni con musicisti quali Chris Corsano (tra le altre cose, batterista di Bjork), Elio Martusciello (demiurgo di una scena musicale elettronica tra il conservatorio di Napoli e l’extracolto cittadino) passando per Alvin Curran e il Decibel Ensemble.
Dopo Stories of a vain diary, realizzato nell’aprile del 2015 in collaborazione con Manyfeetunder records e sviluppato a partire dal contatto e dal contrasto con le arti visive (in particolar modo video e fotografie), la collaborazione con il poeta e fisico Bruno Galluccio nella progettazione acustica di testi tratti da Riguardo la misura dello zero, e Turn Up (sempre in collaborazione con Manyfeetunder recors), personale omaggio di Raia a musicisti che bruciano il suono facendolo diventare vivo, Asylum è il terzo album a firma del sassofonista napoletano Raia ed è inserito nel prestigioso catalogo dell’etichetta discografica Clean Feed records, fondata nel 2001 a Lisbona da Pedro Costa.
Asylum è incentrato sull’esplorazione del timbro del sassofono tenore laddove questa sonorità spogliata del superfluo diventa da un lato rifugio, dall’altro casa. Anche per questo motivo l’album è stato totalmente registrato presso l’asilo filangieri di Napoli, un ex-orfanotrofio che ha accolto una sperimentazione contemporanea alla crisi migratoria che caratterizza i temi della vita quotidiana, non solo in Europa. La fondamentale collaborazione con il tecnico del suono e compositore elettroacustico Renato Fiorito ha riscritto le condizioni di un site specific orientato a registrare l’evanescenza delle improvvisazioni spontanee, al netto di alcun intervento in fase di post-produzione. Il risultato è una narrazione che centralizza la drammaturgia del suono animata dalle intenzioni del compositore ed esecutore Raia.
In uscita il 16 novembre, Asylum è stato registrato presso l’Asilo di Napoli tra l’11 e il 16 settembre 2017, mentre il mastering è stato affidato a Giovanni Roma; la grafica è a cura di Luisa Terminiello. Si tratta di un lavoro raro per intensità emotiva tradotta in suono per volontà e passione di Antonio Raia.
[Antonio Mastrogiacomo]