Il prossimo appuntamento de La dig è alla Basilica di San Giovanni Maggiore Pignatelli
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
La dig continua a proporsi quale festival innovativo per formula e sonorità: l’accostamento tra filosofia e musica ascoltata raramente offre infatti una occasione di confronto incredibile per chiunque voglia interfacciarsi con la pratica culturale contemporanea. Dopo il cimitero delle fontanelle, questa volta è la Basilica di San Giovanni Maggiore Pignatelli a farsi scenario per accogliere gli ospiti chiamati da Phonurgia a movimentare la lunga serata di sabato 19 maggio.
Alle ore 19 i lavori di la dig sono aperti dalla conversazione – ad ingresso gratuito – con il prof. Carmelo Colangelo, raffinato divulgatore di autori in aperto dialogo con i caratteri della modernità, e il suo tentativo di addentrarsi negli universi di senso che il suono apre grazie alla sua forza archetipica, insinuandosi nelle pratiche, negli immaginari, nelle culture.
Seguono due concerti che mettono in campo autori importanti della scena performativa elettronica internazionale. Gli ospiti del quinto appuntamento sono i tedeschi Rashad Becker e Thomas Koner. I loro attesi interventi nella basilica paleocristiana sono da ascrivere al campo della musica sperimentale tedesca ed internazionale.
Per la prima volta a Napoli, Rashad Becke è un ingegnere del suono tra i più prolifici in circolazione, il cui linguaggio deriva dalla traduzione dei comportamenti sociali in composizioni musicali, unito ad una talentuosa ricerca di trame sonore difficilmente categorizzabili in accordo ad una definizione stabile di tessitura. Thomas Köner è invece un artista multimediale in grado di porsi ai confini della sperimentazione elettroacustica, teso alla ricerca di un suono che possa diventare corrispettivo di una danzità non meglio identificata.
La digestion è un festival che nasce dall’impegno dell’associazione Phonurgia in collaborazione con Casa Morra. In occasione del concerto previsto per sabato 19 maggio alle ore 21, decisivo è stato decisivo il supporto del Goethe Institut di Napoli, dell’Assessorato ai Giovani e dell’Assessorato alla Cultura senza dimenticare la gentile concessione della basilica da parte della Fondazione Ordine degli Ingegneri di Napoli.
[Antonio Mastrogiacomo]