Continuano gli appuntamenti cinematografici al museo: il 29 novembre arriva Libera
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
Film d’esordio di Pappi Corsicato, Libera è in proiezione il prossimo 29 novembre presso l’auditorium del Museo di Capodimonte, per il ciclo Napoli nel Cinema. Il percorso intrapreso infatti dal prestigioso museo partenopeo intende ricucire in più tempi alcuni temi e momenti della cinematografia napoletana, facendo leva sull’esistenza di una storia del cinema non troppo conosciuta, aprendo i suoi spazi dunque ad una esperienza artistica tipicamente novecentesca: il cinema. Questa iniziativa rinnova dunque il successo estivo del cinema all’aperto alla Fagianeria nel Real Bosco di Capodimonte, lo scorso mese di luglio.
Il film in proiezione a novembre vede Aurora, Carmela e Libera protagoniste dei tre episodi, dando altresì il nome agli stessi. Sullo schermo il dramma di Aurora, lasciata dal marito, spesso in bancarotta, che fugge con l’amante prima di incontrare dopo molto tempo l’uomo che aveva amato da giovane; le vicende di Carmela, un’infermiera alle prese con un figlio omosessuale. Infine Libera, proprietaria di una rivendita di giornali che, una volta scoperti i tradimenti del marito pigrissimo, non si perde d’animo: compra una videocamera, gira filmetti porno del marito con l’amante e li rivende. In breve, diventa ricchissima.
Libera è dunque un film in tre episodi messo a punto da Pappi Corsicato. Già assistente di Pedro Almodòvar, si tratta di un autore decisamente prolifico nei suoi intrecci con il cinema (oltre a Libera, ricordiamo anche il film I buchi Neri presente al festival di Venezia 1995 nella sezione Notti Veneziane), con il teatro (nel 2000 mette in scena al teatro San Carlo l’opera lirica Carmen) e anche di video clip (si veda Nun te scurdà, brano del 1995 che portò alla ribalta la band degli Almamegretta). Si è occupato poi della realizzazione di documentare sull’arte contemporanea, ottenendo svariati consensi e proiezioni in musei e festival dedicati alla divulgazione dell’arte grazie allo schermo.
Nella sua composizione per tre cortometraggi, Libera ottiene il Nastro d’Argento come migliore opera prima al Festival di Berlino del 1993.
[Antonio Mastrogiacomo]