Due grandi soggetti dell’arte sono il corpo ed il paesaggio. Adesso li troviamo uniti, in una sola mostra.
Durante tutta la storia dell’arte, due grandi soggetti, rappresentati in quasi tutti i modi possibili, sono stati il corpo, in tutte le sue forme ed interpretazioni, ed il paesaggio. Al Palazzo Civico delle Arti di Agropoli, fino al 10 giugno 2015, sarà possibile ammirare l’unione letterale di queste due tematiche nelle tele di tantissimi artisti differenti.
Ma che vuol dire, unione di “Corpo e Paesaggio”? Si tratta della rappresentazione di un’esperienza che prima o poi capita a tutti: durante l’osservazione di un paesaggio ci sembra di scorgere la sagoma di un volto o di un corpo. Gli artisti che espongono nell’ambito della suddetta mostra, hanno trasposto queste fantasie su tela dando vita ad una serie di paesaggi molto suggestivi, in quanto ciò che accade sembra essere un’emersione di immagini inconsce collettive. I corpi non sono immediatamente riconoscibili nella loro classica forma ma si tratta di immagini di corpi distorti, piegati ed illuminati in modo tale da confondersi e suggerire allo stesso tempo l’immagine di un paesaggio.
Le opere sono dei seguenti artisti: Guler Ates, Helen Broms Sandberg, Fabio Campagna Davide Coltro, Matilde De Feo, Costabile Guariglia, Ernesto Morales, Antonio Sammartano, Paola Valori.
Nella mostra, oltre gli artisti coinvolti e il sindaco di Agropoli, un ruolo significativo lo ha avuto Maria Gabriella Alfano, presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno da cui l’evento è patrocinato.
Dopo Agropoli, l’esposizione (itinerante) sarà alla Galleria Magazzini dell’Arte, Trapani (a settembre); alla Galleria Spazio Nea, Napoli (ad ottobre); al MAC Museo Arte Contemporanea, Caserta (a dicembre); alla Galleria Corpo6 di Berlino (a Febbraio).
[di Ambra Benvenuto]