“Gli Altri Italiani” racconta, in opere d’arte, di un popolo in grado di integrarsi con facilità.
Quando si parla di ‘storie travagliate’ in campo di opere d’arte, solitamente si tratta di opere nostrane che in un dato periodo storico sono state esportate altrove per poi rimanere lì. Sono tanti i casi di grandi capolavori d’arte italiana che sono sparsi per il mondo. Altri casi raccontano invece di artisti che sono dovuti andare fuori dalla propria patria per vedere il loro talento riconosciuto anche a casa propria.
“Gli Altri Italiani” si concentra su dinamiche ancora differenti: gli artisti chiamati in mostra sono artisti argentini i cui antenati sono italiani.
Si racconta, tramite le loro opere, l’eredità che la nostra nazione ha lasciato in Argentina con i grandissimi flussi migratori avvenuti in modo particolarmente intenso dalla fine dell’Ottocento in poi.
La presenza italiana in Argentina è stata così massiva che l’integrazione tra i popoli non è stata semplicemente dettata da cause di forza maggiore ma si è tramutata in condivisione culturale.
“Gli Altri Italiani” racconta tutto questo attraverso le opere di Omar Panosetti (i suoi antenati vennero da Varese), Diego Perrotta (d’origini calabresi), Ernesto Pesce (d’origini piemontesi) e Jorge Pietra (d’origini siracusane), artisti già di successo e pluripremiati in Argentina e riconosciuti come tali anche in Italia.
La mostra è fruibile presso la Galleria Civica d’Arte Contemporanea Montevergini e alla Galleria Not’Art (Siracusa) fino al 30 giugno 2015.
[di Ambra Benvenuto]