Gli scavi di Pompei diventano cornice della mostra postuma dell’artista polacco, “italiano di adozione”
L’area archeologica di Pompei ospita ben 30 opere di Igor Mitoraj.
Mitoraj è uno scultore polacco deceduto nel 2014. Famoso soprattutto per la sua devozione alla tradizione classica – devozione che non l’ha dissuaso dal cimentarsi con opere post-moderne. Queste ultime, mirate a suscitare una riflessione sui danni subìti dalle sculture nel corso del tempo, sono statue con arti o teste mancanti, scolpite come se avessero subìto effettivamente una troncatura.
La mostra postuma di Mitoraj è solo uno dei tanti eventi che hanno reso tale artista un italiano di adozione: nel corso della sua carriera, l’artista ha avuto modo di esporre a Roma, Firenze, Osio Sotto, Siena, Tivoli, Massa Marittima, Agrigento.
Fino al 31 gennaio 2017 sarà Pompei a fare da scenario alle 30 sculture in bronzo collocate negli scavi sotto la sapiente direzione artistica di Luca Pizzi.
Nonostante lo stile di Mitoraj sia molto influenzato dallo stile classico, l’accostamento delle sue opere agli scavi archeologici mette in evidenza la contemporaneità delle sue opere. Coloro che sono interessati potranno osservare i diversi personaggi scultorei abbinati ai luoghi della Pompei antica: Dedalo e il Tempio il Venere; il Centauro e il Foro; il Centurione e le Terme Stabiane; Icaro alato e il Foro triangolare.
L’evento è stato ideato dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. L’organizzazione è stata a cura della Soprintendenza Pompei, della Galleria d’arte Contini e dell’Atelier Mitoraj.
A proposito dell’esposizione, Massimo Osanna – Direttore Generale della Soprintendenza Pompei, ha dichiarato: “Dei ed eroi mitologici popoleranno le strade e le piazze della città sepolta dal Vesuvio, emergendo come sogni dalle rovine”.
[di Ambra Benvenuto]