Le menti artistiche hanno da sempre avuto uno stretto legame con il mondo del fumo. Un legame dove spesso il fumo, di sigarette, sigari, pipe, era quasi ispirazione per gli artisti, “Non so come cominciare e invoco l’assistenza delle sigarette” scriveva Svevo ne La coscienza di Zeno, il primo romanzo psicoanalitico della nostra letteratura attribuisce al fumo un ruolo quasi da protagonista. L’aspetto creativo del fumo, il piacere che provoca, è colto e venerato in molte opere della letteratura e dell’arte dove, contro qualsiasi ammonimento medico o artificio per persuadere ai rischi che il fumo provoca sulla salute, si fa del fumo quasi una musa. La pratica del fumo, nella seconda metà dell’ottocento ad esempio, costituiva addirittura un elemento distintivo dell’immagine dell’artista dandy.
Ma il punto non è ‘il fumare’, atteggiamento per certi versi ‘artisticamente’ fascinoso, ma il realismo del fumo in sé, perché fondamentalmente “il fumo uccide”, trai suoi numerosi prodotti nocivi, micidiale ad esempio è il cancro ai polmoni, il più invincibile dei mali, e ci hanno provato le scritte sui pacchetti delle sigarette, le numerosissime campagne di sensibilizzazione, le pubblicità, l’Organizzazione Mondiale della Sanità che il 31 maggio, con cadenza annuale, celebra la Giornata mondiale senza tabacco (nel 2011 l’OMS ha stimato che il tabacco uccide circa sei milioni di fumatori all’anno), ed ora anche il mondo dell’arte, con il suo peculiare linguaggio che sprona ed arricchisce la riflessione, che cambia rotta e richiama l’attenzione sui rischi del fumo. La creatività ora viene messa al servizio della salute, ecco alcune fotografie e grafiche d’autore che in maniera estremamente artistica invitano a difendere la propria salute.
[di Magdalena Sanges]
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