“Molta follia, suprema saggezza”: Elisabetta Rogai, l’artista che dipinge col vino.
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Sensualità, incontri, momenti, suggestioni, emozioni, un mix di soggetti rappresentati con tecniche e materie inusuali. Elisabetta Rogai dipinge su tela ma anche su ‘denim’, crea opere fatte con la creta ma anche con il vino.
La versatilità di quest’artista fiorentina è nota ben oltre i confini nazionali.
Il suo stile è inconfondibile, l’attenzione ai dettagli rigorosa ma è soprattutto la tecnica dell’enoarte, l’arte di dipingere quadri usando il vino rosso, ad averla consacrata come una delle pittrici meno ordinarie del momento.
ll ritratto di Dorian Gray, opera Wildiana, si fa materia.
I quadri di Elisabetta Rogai sembrano vivi ed invecchiano sulla tela passando gradualmente dalle tonalità rubino e porpora a quelle dell’ambra e del mattone per poi terminare nell’arancio.
“Molta follia, suprema saggezza” è la mostra in corso a Firenze, Palazzo Medici Riccardi, che fino a fine dicembre riunisce ed espone i tre stili di pittura divenuti marchio di fabbrica dell’artista: quadri ad olio, dipinti tela denim, enoarte. L’evocativo titolo della rassegna fiorentina è tratto da una poesia della scrittrice Emily Dickinson, dove la follia è intesa come parte integrante di qualsiasi processo creativo nell’atto del suo farsi e come generatrice della più alta saggezza.
Le opere di Elisabetta Rogai sono inoltre indossabili. Insieme ai quadri saranno venduti anche foulard in cachemire e seta nonchè morbidi caftani con stampe che richiameranno i capolavori della pittrice.
In seguito all’importante esposizione fiorentina, la Rogai sarà al Chiostro del Bramante a Roma nella primavera 2015.
[di Redazione]