Feeling/No Feelings, un convegno sul punk all’Università degli studi di Salerno
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
Feeling/No Feelings è un convengo di studi che si svolge i prossimi 26 e 27 aprile presso l’università degli studi di Salerno. A cura di Alfonso Amendola e Linda Barone, questa iniziativa presenta il punk quale categoria dell’essere – o meglio, dell’essere punk – attraverso la sovrapposizione di diversi territori disciplinari – scienze sociali, mediologia, studi letterari linguistici e stilistici – in dialogo tra loro per affinità metodologica e di ricerca.
Il punk resta infatti un’esperienza culturale decisiva in cui rintracciare quel desiderio di autodistruzione che si annida nella modernità e che nella musica sembra aver trovato differenti traduzioni. Di fatto, raccontare il punk significa partire dalla dicotomia Feeling/No Feelings, come reso evidente dall’epigrafe che segna la due giorni di studi in fase di presentazione. Da un lato I’ve no feeling, no feeling, no feeling for anybody else (Sex Pistols, No feelings, 1977), dall’altro I’ve got the spirit, but lose the feeling (Joy Division, Disorder, 1979). Raccontare il punk offre dunque l’occasione di ricostruire tanto la storia di questo movimento culturale, a partire dai suoi contatti con l’arte e la società, per poi arrivare a disegnarne contorni, trame, storie, sfumature in grado di elevare la contraddizione a direzione, grazie al suo incessante muoversi nei contrasti – tra Feeling e no Feeling.
Le due giornate di studi si tengono il 26 aprile nell’aula dei consigli a partire dalle 14 mentre venerdì 27 una lunga maratona culturale scandisce le diverse sessioni: la giornata è infatti interamente dedicata a Feeling/No feeling, e si conclude presso il Mumble Rumble di Salerno con diversi dj set. Oltre 20 relatori e sei diversi chair presiedono i lavori di Feeling/No feeling, una due giorni di studi la cui varietà chiarisce la polifonia che articola le ricerche dedicate da diversi studiosi al movimento punk.
Il programma completo di Feeling /No Feelings nella locandina.
[Antonio Mastrogiacomo]