Nel mondo dell’arte, considerando la sensibilità di molti operatori del settore per le questioni ambientali, vengono spesso utilizzati materiali riciclati o rigenerati per attutire l’impatto ambientale che la produzione di un’opera può avere sull’ambiente, finendo così spesso per essere più celebre l’uso di un certo materiale che l’opera stessa.
È quello che succede nelle località altoatesine di San Candido e San Vigilio, dove 30 artisti provenienti da tutto il mondo invece che vernici, marmi o plastiche utilizzano per la realizzazione delle loro opere immensi monoliti d’acqua ghiacciata, dando così vita al 26° Festival Internazionale delle sculture in neve.
A fare da scenografia sono le strade più suggestive delle due località, dove dei giganteschi cubi (3x3x3 m) di neve pressata e ghiacciata con acqua, vengono messi a disposizioni degli artisti, che realizzano sculture uniche attingendo esclusivamente dalla propria fantasia, avendo poi a disposizione filo spinato, seghe e palette
Il festival è stato suddiviso in due sessioni, la prima è terminata venerdì 15; mentre la seconda si svolge dal 18 al 20 gennaio a San Vigilio. Le opere d’arte, vengono giudicate dai turisti e dagli abitanti delle due località.
Le sculture in ghiaccio sono illuminate da un impianto ad hoc che ne permette la visione anche nelle ore notturne, decorando così le località altoatesine fino all’arrivo della primavera.
[di Roberto De Rosa]