“Fuoco Nero: materia e struttura attorno e dopo Burri”, fruibile ancora fino al 29 marzo, presso Palazzo della Pilotta, Parma, confronta la ben nota sequenza di foto realizzata da Aurelio Amendola con opere di pittori, scultori e fotografi collegabili al modo di fare arte di Burri.
Fuoco Nero è una mostra improntata sul ricordo di Alberto Burri, artista italiano famoso per le sue opere con i sacchi e i cellotex, un materiale industriale formato da particelle di segatura e colla.
“Fuoco Nero: materia e struttura attorno e dopo Burri”, fruibile ancora fino al 29 marzo, presso Palazzo della Pilotta, Parma, confronta la ben nota sequenza di foto realizzata da Aurelio Amendola dove Burri è ritratto mentre crea un’opera con fuoco e cellotex e opere di pittori, scultori e fotografi collegabili al modo di fare arte di Burri. “Fuoco nero” dunque perché, nelle fotografie di Amendola, è possibile osservare Burri nella creazione di una Plastica con fuoco e Cellotex nero.
Ma perché si è scelto di ricordare proprio Burri? Non si tratta di una casualità: il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, che ricevette da Burri un Cellotex (1975), si è dedicato all’organizzazione di un evento del genere perché si avvicina il centenario della nascita dell’artista in questione (1915).
Gli artisti coinvolti hanno dovuto presentare opere che si ricollegassero all’arte di Burri e motivare perché: ciò ha dato luogo, oltre che alle opere in sé, a documentazioni collaterali e suggestive e a numerose fotografie che permettono anche a chi non conosceva accuratamente l’artista, di approfondire la sua figura e gli aspetti che la sua arte era tesa a evidenziare.
I percorsi rispettati all’interno della mostra e ai quali gli artisti si sono attenuti sono due: uno riguardante la ricerca della materia nell’arte; l’altro sull’articolazione delle strutture.
Gli artisti partecipanti sono: Bruno Ceccobelli e Nunzio, Mimmo Paladino e Luca Pignatelli, Marcello Jori e Alberto Ghinzani, Pino Pinelli e Giuseppe Maraniello, Giuseppe Spagnulo e Emilio Isgrò, Attilio Forgioli e Mario Raciti, Medhat Shafik e Franco Guerzoni, Luiso Sturla e Renato Boero, Raimondo Sirotti e Davide Benati, Concetto Pozzati e Enzo Esposito, Gianluigi Colin e William Xerra.
[di Ambra Benvenuto]