Dall’inferno dantesco ad uno specchio che invita a ‘vedersi’ non solo a guardarsi, perché tanto non si può ingannare per sempre, dal volto del Papa a quello di Jim Morrison che ricorda che “A volte il vincitore è colui che non ha mollato”, dai Bronzi di Riace alle Veneri di Milo Manara, dalle monete degli antichi sibariti alle fette di tagua indurite e lavorate magari sottoforma di portachiavi o ciondoli, e “Quello che non c’è si crea”… è quanto esprime e realizza Germano Nucerito, un “artigiano tecnologico” come si definisce, ma forse un artista se è vero che “un artista è chi lavora con le mani, la testa e il cuore”.
LA TECNICA DELL’INCISIONE E I ‘SEGNI’ DEL TALENTO… NATURALE – Corregionale dei celeberrimi ‘Guerrieri di bronzo’, Nucerito, classe ’64, è autore di un mondo fantastico, perché frutto della sua incorruttibile fantasia, che disegna con la tecnica dell’incisione che, spiega, « avviene tramite incisore laser, il file viene elaborato al computer con un paio di programmi grafici su tavoletta grafica, il lavoro viene interamente svolto a mano, l’incisione poi digitalizzata e quindi trasferita su materiali, fondamentalmente naturali», lavorati nelle forme più disparate, «Verso la fine degli anni ’90 ho acquistato il mio primo incisore laser, originariamente in Italia non esisteva, l’ho importato tramite la Turchia ma proveniva dall’America, ero contentissimo! Inizialmente non ci capivo nulla, poi ventiquattro ore al giorno che a volte diventavano ventisei –ironizza Germano- intestardendomi sulle cose che volevo riuscire a fare, carpendo informazioni dal web, aiutandomi con dei corsi online, osservando le tecniche e la manualità dei saggi artigiani, sbagliando, buttando materiale, ci sono riuscito». I risultati del suo talento e della sua esperienza autodidatta, insieme all’oggettistica comprata da altri artigiani ma selezionata personalmente, sono proposti nel punto vendita “Sibari Art” a Marina di Sibari, villaggio turistico sul mar Ionio, organizzato con inesauribile inventiva, come gli angolini che sembrano ricreare un piccolo scavo archeologico di quella Magna Grecia, mentre il suo laboratorio di creatività, “JobArt”, è sito in un’altra bellissima ‘cornice’ nonchè sua città di nascita: Cassano Ionio.
Commerciante di prodotti artigianali e souvenir da decenni, passione scoperta fin da piccolo seguendo i passi di suo padre, sperimentatore di soggetti e materiali per vocazione da sempre, fedele al binomio ‘Arte & Natura’ come una ‘missione’, il creativo da quest’anno si dedica in particolar modo al sughero, supporto grazie al quale dà l’ennesimo tocco di novità alle sue infinite idee, e alle sue mani, siccome «per lavorarlo in modo ottimale bisogna farsi crescere le unghie!», rivela con simpatia l’artigiano calabrese, «In origine la Calabria era piena di sugherete, abbiamo sempre lavorato il sughero, ora non c’è più, io riesco a recuperarlo dalla Sardegna. È un materiale fantastico: duttile, bello al tatto, non costa tantissimo, non marcisce, non è incendiabile, le incisioni vengono divinamente, soprattutto è naturale, e mi è ‘naturale’ lavorarlo», continua, ‘naturale’ proprio come la sua stessa estrazione, che avviene nel totale rispetto del vegetale, tra i mesi di maggio ed agosto ovvero quando si distacca più facilmente senza causare danni alla pianta, e ad intervalli di almeno 10 anni siccome si tratta di un rivestimento rigenerativo, la decortica, oltretutto effettuata manualmente con sensibilità da operai specializzati, non pregiudica dunque la salute nè la longevità del vegetale. Germano per i suoi lavori predilige dunque materiali naturali come, ad esempio tra i tanti, anche il legno o la tagua (un avorio vegetale); scelta che si presta perfettamente alla sua volontà e al suo stesso spirito: siccome in natura ogni cosa per quanto possa sembrare ‘uguale’ non è mai uguale a sé stessa, così lui diviene artigiano per dar voce alle sue ‘visioni’ fuori dal comune, per proporre qualcosa di diverso dal solito, in fine inevitabilmente di unico: «Viaggiando, conoscendo, nel corso degli anni mi accorgevo che a Napoli si trovano souvenir del golfo di Napoli con su scritto “Napoli”, a Sibari si trovano souvenir con lo stesso golfo ma di Sibari con su scritto “Sibari”, questo a me non piaceva e mi ha spinto a ‘dire la mia’», riferisce Germano.
LE OPERE – Le opere del carismatico autore, così come i loro soggetti, sono talvolta espressione delle richieste dei clienti, siccome è possibile commissionare e personalizzare ogni tipo di gadget dai materiali alla forma alle immagini alle dediche, ma fondamentalmente della sua libera e personale percezione del mondo, e spaziano dai ritratti, dai risultati sempre originalissimi, alle frasi, non solo citazioni, particolarmente interessanti sono quelle frutto della sua immaginazione; da riproduzioni artistiche come le meravigliose Veneri di Milo Manara, uno dei suoi artisti ispiratori, ai graffiti come quelli tipici dell’antica Grecia; dai classici bigliettini alle targhette ai portachiavi ai magneti alle tegole rivestite di sughero e tantissimo altro ancora; dalle riproduzioni museali come lo statere, a tal proposito, difatti, Nucerito vanta una collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali durante la quale ha fornito il merchandising museale al Museo di Sibari «Ho riprodotto sul sughero dei cocci rinvenuti dagli scavi dell’antica Sibari, o lo statere, moneta usata dai sibariti. Considerata l’origine del sughero, impiegato in tantissime funzioni e forme, si è rivelato il materiale più appropriato», racconta; o, ancora, lavori con inciso il viso di Papa Francesco e le sue parole, creati in occasione della venuta del Santo Padre a Sibari lo scorso 21 giugno, o con preghiere come l’Ave O Maria e il Padre Nostro ma in latino «Il latino, come il greco, sono lingue a cui sono legato, mi ricordano i tempi della scuola, la mia formazione di certo culturale ma soprattutto mentale, sono studi che ti formano una visione profonda di te stesso e del mondo, non ti permettono mai di essere meno di quello che sai di poter essere… Difatti io sono un ‘ricercatore’ instancabile, mia moglie si chiede quando riposo, perché anche quando dormo la mia testa non è mai immobile, ‘viaggia’, ‘vola’, ma mi è naturale, è così da sempre», rivela Germano.
Oltre prodotti d’attrazione elitaria, nella sua personalissima ‘bottega’ spazio anche al divertimento con la proposta di oggettistica sarcastica, ironica… tutta da scoprire!
Il genio dell’artistico artigiano è tuttavia penalizzato dal turismo che il nostro ‘Bel Paese’ troppo spesso è incapace ad incentivare, nonché dalle insostenibili vessazioni economiche cui sottopone l’espressione delle singole e singolari intelligenze limitandole inevitabilmente.
Tuttavia, checché se ne dica, gli ‘amori’, ma quelli fatti apposta per sè, si fanno ‘seguire’ per sempre e con la stessa intensità, nonostante tutto, comunque sia andata e comunque sia, «A volte me ne sto qui, fuori al mio negozio, con la mia sigaretta, e guardo la gente scrutare la vetrina, in riflessione o divertita, per me è una gioia –racconta Germano– Ma la cosa che mi piace di più del mio lavoro è che io ‘domattina’ non so cosa farò, però so che farò qualcosa che mi piacerà di sicuro».
[di Redazione]