Talmente numerose le favole e le leggende, nonché le svariate interpretazioni di esse, che si riflettono nella campana isola di Ischia, antica colonia greca, che la sua ‘mitologica magia’ è inesauribile ed è teatro di un ‘mito contemporaneo’: Claudio Baglioni ‘colonizza’ Ischia ammaliando i suoi abitanti e turisti con la sua musica!
Boom di presenze difatti sull’isola, l’Arena del Negombo, suggestiva cornice nella baia di San Montano, registra il tutto esaurito in occasione del concerto di Claudio Baglioni, appuntamento ‘fiore all’occhiello’ della settima edizione del Festival ischitano “Piano e Jazz”.
LA SCALETTA – Il cantautore romano, onorando lo spirito della manifestazione che da sempre punta su un arricchente incrocio tra linguaggi, come il jazz con la musica d’autore, interpreta i suoi più importanti successi, in un’insolita versione, accompagnato da Danilo Rea, famigerato pianista jazz vicentino, dal Calandra Jazz Trio di Lampedusa, da Paolo Fresu, compositore, trombettista e flicornista. Dalle intramontabili “E tu come stai”, “Solo”, “Con tutto l’amore che posso”, “Avrai”, “Io dal mare”, fino a “Dieci dita” brano dell’ultimo album; dagli omaggi napoletani “Reginella” seguita dalla sua “Reginella Reginè”, a “Santa Lucia luntana” «Chi ha scritto questa canzone forse è passato per questo mare», afferma il cantautore nel presentarla, d’altronde come non comprendere che “Quanno sponta ‘a luna luntan ‘a Napule nun se pò sta”!; da “Quei due”, “Fotografie”, “Poster”, accompagnate dalle “note di un’orchestra jazz”:
il Calandra Jazz Trio, ai pezzi amati da Baglioni nella sua adolescenza come “Yesterday”,”Il nostro concerto”, “La canzone dell’amore perduto”, o il ricordo di ‘Mimì’ con “Stelle di stelle”; tantissimi altri i brani ‘vestiti jazz’ per l’occasione fino a “Mille giorni di te e di me” introdotta da un emozionante assolo di Paolo Fresu alla tromba, e accompagnata da Danilo Rea e dal Calandra Jazz Trio.
I FANS – Se può essere un ‘rischio’ dare altre soluzioni a brani storici, la peculiare corsa sotto al palco alle ultime canzoni, gli entusiasti applausi che hanno battuto il tempo della serata hanno risposto che ‘riscrivere’ storie già bellissime è piuttosto uno stimolo in più, «Claudio ci ha regalato tante emozioni in questi anni, questo concerto in stile jazz è stata l’ennesima! Tra i tanti brani che mi hanno colpito cito “Fammi andar via”, si percepiva che lui la sentiva ed anche noi l’abbiamo sentita ed ascoltata con lui… Lui per noi è una carezza, una carezza del cuore continua», racconta Gerry, arrivato per l’occasione dalla Svizzera, fan di Baglioni da più di trent’anni, il quale, insieme a tanti altri fans storici, la mattina seguente è in attesa davanti all’hotel dove alloggia il suo idolo, con la speranza di poterlo incontrare, salutare e ringraziare; «La scaletta è stata strepitosa! Ogni brano in versione jazz ha dato quel tocco in più, una raffinatezza, una delicatezza, un gusto sopraffino, a cui Claudio ci ha abituato da sempre… E’ stato tutto bellissimo, così come questa cornice, questo bellissimo palco che è il mare, sarà che Baglioni è molto legato ad Ischia, quest’isola è in un certo senso la sua ‘culla’… -racconta Angela, arrivata dalla Puglia- Claudio da anni scandisce in note tutti gli attimi della mia vita».
LUOGHI DEL CUORE – Parte integrante di un successo che resta nel cuore, dunque, anche le location incantevoli cui Baglioni è solito dare appuntamento, degne di nota proprio le seducenti “stanze di Nettuno”: le isole, come Lampedusa, Malta, infine Ischia, d’altronde «Il mare e i sogni sono fatti della stessa materia», afferma il cantautore… e si sa, un bellissimo ‘regalo’ se ben ‘incartato’ diventa perfetto; o un incontro artistico appassionante come un ‘rincontro’, difatti Claudio Baglioni e Danilo Rea hanno collaborato diverse volte in passato, fino all’indimenticabile versione piano e voce di “Fammi andar via” che aveva già estasiato Lampedusa nell’edizione 2010 di O’Scià. Ma questo non è l’unico commovente ‘ritorno’, Baglioni racconta di essere frutto di una vacanza d’amore dei suoi genitori ad Ischia, così come nella sua canzone “Io dal mare” che ne diventa vessillo: “in un agosto… i miei si amarono laggiù… quel mare che fu madre”.
La scelta di partecipare al Festival “Piano e Jazz” nasce dunque anzitutto da un motivo sentimentale, dopo 63 anni quell’allora ‘uomo in potenza’ ritorna alle origini, con la consapevole soddisfazione di esser diventato ciò per cui è nato: ha fatto il ‘suo dovere’ facendo il ‘suo’ mestiere, di vivere quindi la vita migliore che avrebbe potuto vivere: la ‘sua’. Questo 2014 segna, oltretutto, i 50 anni di carriera del cantautore.
ALTRI APPUNTAMENTI – La settima edizione di “Piano e Jazz” è partita con un’anteprima il 24 agosto affidata al concerto della Tribunal Mist Jazz Band in Piazza Santa Restituta Lacco Ameno; ha toccato località varie come il caratteristico appuntamento al Castello Aragonese che la sera del 25 ha fatto da cornice al concerto di Paolo Fresu e Danilo Rea; mentre il 26 agosto è stata la volta di Maria Pia De Vito, Enzo Pietropaoli, Julian Mazzariello ad ‘O Spasso Calise; dopo Baglioni e Rea l’evento prosegue in una tre giorni all’Arena del Negombo con i concerti della giapponese Hiromi, del pianista domenicano Michel Camilo e tanti altri jazzisti di fama tra cui Steve Smith. Il Festival chiude il 31 agosto presso il Divina di Sant’Angelo con Nick The Nightfly Quintet.
Mentre Baglioni dà appuntamento al suo tour “Con Voi” che sulla scia del successo ottenuto la scorsa primavera diviene “Re Tour” e partirà da Bruxelles il prossimo 18 ottobre per toccare poi Locarno e molte delle città italiane vestite d’autunno.
[di Redazione]