Tutti gli elementi che rendono i bar luoghi “belli” ora sono raccolti in una vera e propria mostra d’arte
I bar soltanto un secolo fa erano una grande novità. Al giorno d’oggi questi stessi luoghi sono considerati parte della quotidianità di tutti.
Nonostante non dèstino più quel primordiale interesse, non hanno perso d’originalità poiché alcuni di essi sono stati e sono tutt’ora considerati come opere d’arte.
È il caso di bar progettati da grandi architetti quali Plinio Marconi, Guido Fiorini, Studio Paniconi e Pediconi, Francesco Palpacelli (progettisti anche di ristoranti).
I disegni di questi progetti sono visitabili fino al 26 marzo, presso l’Archivio di Stato di Roma, all’esposizione titolata “Bar. Bellezza, Arte, Ristoro. Architettura, cibo e design nell’Italia del ‘900”.
La mostra non propone semplicemente disegni riguardanti progetti di bar e punti ristoro ma permette al pubblico l’accesso alle carte dell’Ufficio italiano brevetti e marchi: una serie di progetti, modelli e brevetti di prodotti che hanno fatto la storia del design industriale, basti pensare alle locandine di bevande conosciute, come ad esempio il Campari, o a tutti gli elementi di design riguardanti una delle abitudini più care agli italiani, il caffè, (tutte opere di celeberrimi artisti quali Bruno Munari, Fortunato Depero, i fratelli Castiglioni, e di una serie di illustri sconosciuti che hanno creato immagini e oggetti divenuti emblematici di un’epoca).
D’altra parte, come afferma l’ideatore della mostra Eugenio Lo Sardo,
“C’è l’architetto che disegna il luogo e sceglie gli arredi. Le industrie e i designer che offrono le macchine per il caffè espresso, i frigoriferi, i tostapane. Gli artisti che danno forma e colore ai bicchieri, alle bottiglie, alle tazze. E altri che elaborano splendide etichette rimaste nella storia del costume”.
[di Ambra Benvenuto]