The Rape of Venice, l’installazione che rende possibile l’immersione nel declino di una città.
La Biennale di Venezia, giunta alla 56° edizione quest’anno, fornisce sempre spunti di riflessione sulla città di Venezia. Uno dei punti più controversi riguarda la salvaguardia di questa storica città ed è ciò che viene affrontato in “The Rape of Venice”, la mostra-installazione firmata dall’artista Andrea Morucchio.
LA MOSTRA COINVOLGE TUTTI I SENSI – L’installazione rende possibile l’ingresso in un ambiente che stimola tutti i sensi dello spettatore. Infatti, non appena si entra nell’installazione, si calpesta una superfice che riproduce i mosaici della pavimentazione della Basilica di San Marco in decostruzione. I suoni che si ascoltano sono remix dei suoni subacquei, i video proiettano pagine di testate di giornali nazionali e internazionali riguardanti il declino della città di Venezia. E non è tutto: se per alcune persone i video e i suoni non rendono l’idea come può fare un odore, l’artista ha pensato anche a questo. All’interno dell’installazione è diffusa una fragranza ispirata al profumo delle alghe congelate della Laguna veneziana.
IL MESSAGGIO – Lo scopo di “The Rape of Venice” è quello di far riflettere i fruitori di quest’opera d’arte sulla trasformazione che una città come Venezia subisce periodicamente. Si tratta di tutti quei fattori che fanno sì che la città muti diventando un ‘parco giochi’ per l’enorme quantità di turisti che bisogna accogliere.
Ciò che l’artista vuole indurre è una sensazione di smarrimento, la stessa provata da chi la città la vive tutto l’anno e riesce ad analizzare con più profondità i cambiamenti che avvengono. Secondo Morucchio, è bene evidenziare che molto viene trascurato perché si è concentrati sulla promozione della città come turistica – e ciò mina l’integrità di Venezia.
PROVOCAZIONE MA ANCHE CULTURA – Sui siti dedicati alla mostra è possibile leggere tutti i giornali utilizzati dall’artista per creare l’installazione compresi i commenti che il declino di Venezia suscita in ogni parte del mondo.
DOVE E QUANDO – Chi vuole arricchirsi con questa esperienza multisensoriale, potrà farlo al nuovo spazio espositivo White Space fino al 22 novembre 2015.
[di Ambra Benvenuto]