La settimana dei musei principia la campagna #iovadoalmuseo fortemente voluta da Bonisoli
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
Non nasconde la soddisfazione il ministro Bonisoli dopo il successo delle nuove misure introdotte a sostegno della valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano. A partire dal 1 marzo 2019 è infatti partito un nuovo sistema di gestione delle gratuità nei musei, a sei mesi dalla rivendicazione delle modifiche da parte dello stesso Alberto Bonisoli, ministro per i beni e le attività culturali della Repubblica Italiana, annunciate in prima battuta con lo stop delle domeniche gratis ai musei. La prima settimana di gratuità completa di tutti i musei statali si è tenuta dal 5 al 10 marzo, un’occasione importante accolta prontamente considerato il successo in termini di numeri e aperture. Eppure la riforma non si limita alla settimana dei musei ma dispone un totale di 20 giorni gratis: vanno aggiunte infatti 6 giornate ad ingresso gratuito in concomitanza con le prime domeniche del mese, da ottobre a marzo insieme a 8 giornate ticket free scelte dai direttori dei musei autonomi e dai poli regionali.
Nella stessa riforma fortemente voluta dal ministro Bonisoli per rimpiazzare l’ormai storicamente datata formula introdotta da Dario Franceschini, è previsto altresì un biglietto a 2 euro per ragazzi dai 18 ai 25 anni insieme alla grande campagna di comunicazione istituzionale presente sul web con l’hashtag #iovadoalmuseo, adeguatamente preparata da una serie di spot dedicati sulle reti Rai fino al sito web omonimo. Tutte le novità sono contenute nel decreto firmato il 9 gennaio scorso dal ministro dei beni culturali Alberto Bonisoli, entrato in vigore lo scorso 28 febbraio: si tratta di misure varate per incentivare con un nuovo sistema di agevolazioni la fruizione dei musei, dei siti archeologici statali, dei parchi e dei giardini monumentali. A margine della presentazione della campagna lo stesso ministro si augura che #iovadoalmuseo sia fortemente apprezzata così da aumentare in futuro le giornate gratuite, “magari per ripetere una seconda settimana dei musei anche il prossimo anno”.
[Antonio Mastrogiacomo]