Gli arazzi della dinastia Qing, finalmente in esposizione al MAO
Gli arazzi sono una forma d’arte storica: utilizzati per riscaldare e decorare ambienti di sontuose sale dei castelli più antichi, hanno da sempre caratterizzato una modalità di fare arte.
Tra gli arazzi più raffinati rientrano sicuramente quelli esposti per la prima volta al Museo d’Arte Orientale (MAO) di Torino.
Si tratta di una mostra realizzata grazie alla Fondazione Museo Asia, in cui sarà possibile osservare delle vere e proprie opere d’arte tessili: infatti, sono ben 36 i tappeti di manifattura cinese in esposizione – capolavori risalenti al 18esimo e 19esimo secolo.
Gli arazzi in questione sono solo una selezione di tutti i tappeti imperiali di seta e metalli della dinastia Qing (1644-1911). Originariamente, infatti, i tappeti creati nei laboratori imperiali su ordine dell’Imperatore della Città Proibita di Pechino erano circa 300.
Nell’ambito della rassegna, titolata “Il drago e il fiore d’oro. Potere e magia nei tappeti della Cina imperiale” sarà possibile ammirare non solo elaboratissime trame in cui seta, oro, rame e argento sono combinati in maniera magistrale tra loro: osservando le illustrazioni presenti negli arazzi ci si può immergere in un mondo culturale che nasconde ancora molti misteri. Oltre ai segni del taoismo, non mancano animali fantastici e motivi ricorrenti quali il Drago, emblema dell’Imperatore e il Fiore d’Oro, simbolo dell’energia divina e dell’universo.
Contestualmente alla mostra dei tappeti, visitabile fino al 28 marzo, sarà possibile dare un’occhiata alla partitura originale di “The Dragon and the Golden Flower” per quartetto d’archi ed elettronica di Nina Danon, e osservare la videoinstallazione in cinque sezioni intitolata “Mirrors” di Andreas Nold.
[di Ambra Benvenuto]