La tela “Concetto spaziale. Attese” di Fontana, a lungo tenuta lontana dal mercato, conosciuta solo grazie ai libri di storia dell’arte, ora è all’asta.
“Concetto spaziale, Attese” : è questa l’opera di Lucio Fontana che il 10 febbraio sarà messa all’asta di Sotheby’s, a Londra. L’opera, un monocromo bianco che conta 23 tagli, fu oggetto del servizio fotografico di Harry Shank nel 1965. Fu, successivamente, acquistata dalla Pierre Gallery di Stoccolma e i collezionisti Anna-Stina Malmborg Hoglund e Gunnar Hoglund la tennero lontana dal mercato, preservandola a tal punto che gli appassionati hanno conosciuto l’opera solo attraverso i manuali di storia dell’arte. Questa peculiarità ha reso l’opera un vero ‘tesoro’ dell’arte e la vendita è, quindi, stimata per la contingente somma che va dai 5 ai 7 milioni di sterline.
“Con le risorse della tecnica moderna, faremo apparire nel cielo forme artificiali, arcobaleni di meraviglia, scritte luminose” , affermava Fontana padre dello spazialismo. L’arte di Fontana è, difatti, l’arte dello spazio fisico e concettuale che spesso supera i limiti bidimensionali della tela.
“Concetto spaziale. Attese” è una tela monocromatica bianca in cui i 23 tagli danno consistenza alla materia. Una materia che non ha fine, è oltre la tela, lo spazio vuoto non è vuoto ma concreto, esiste in quanto pittura, in quanto espressione di un colore, di una materia che non finisce mai.
[di Magdalena Sanges]