Dai primi alimenti dipinti fino all’istallazione Piramide Alimentare. A Brescia si affronta l’attualissimo tema del cibo, dal punto di vista dell’arte.
Il 2015 bresciano si apre con una grande proposta artistica: “Il cibo nell’arte. Capolavori dei grandi maestri dal Seicento a Warhol”.
Come da titolo, la mostra affronta uno dei temi attuali più caldi: il cibo. Argomento base anche nel programma dell’Expo 2015 di Milano (presente tra i patrocinanti della mostra), ma ispirarsi al cibo è un’idea che non appartiene soltanto ai giorni nostri.
Il cibo ha da sempre avuto tanti collegamenti con il mondo dell’arte.
Partendo dagli inizi, basta pensare alle forme e ai colori del cibo che hanno ispirato tele più o meno classiche. Parallelamente, non si può trascurare l’arte della buona cucina che, proprio come ogni tecnica artistica, è in continua evoluzione e non smette mai di stupire.
Passando a movimenti artistici più recenti quali quelli della pop art, non ci si sofferma più ‘soltanto’ al cibo ma si degna di particolare attenzione anche ciò che lo riguarda più alla lontana. È ciò che accade con Warhol: esempi calzanti sono le lattine di zuppa o la performance dove lo si può vedere mangiare un hambuger (il video si trova tutt’ora facilmente online). Nel caso di Lichtenstein, un’opera rappresentativa in tal senso è quella della friggitrice (quest’ultima opera è degna di nota anche per un altro filone caro all’autore, quello degli oggetti per la casa isolati e resi opere d’arte, coerente con la sua ironia onnipresente).
Il cibo nell’arte. Dal 24 gennaio al 14 giugno, ecco le opere che saranno al Palazzo Martinengo di Brescia – Il percorso è in ordine cronologico e metterà in luce i pittori attivi tra il diciassettesimo e il diciannovesimo secolo. Oltre a poter ammirare quadri celebri, saranno rivelati i gusti culinari degli autori, che con le loro opere volevano rendere onore ai piatti tipici della propria terra d’origine.
Le dieci tematiche sono le seguenti: L’allegoria dei cinque sensi, Mercati dispense e cucine, La frutta, La verdura, Pesci e crostacei, Selvaggina da pelo e da penna, Carne salumi e formaggi, Dolci vino e liquori, Tavole imbandite, Il cibo nell’arte del XX secolo.
I capolavori più importanti che sarà possibile osservare sono: i Mangiatori di ricotta di Vincenzo Campi, il Piatto di pesche di Ambrogio Figino (prima natura morta della Storia dell’Arte italiana), il Tavolo con angurie di Emilio Longoni, l’Ultima Cena di Andy Warhol, celebre rivisitazione pop del Cenacolo di Leonardo.
La conclusione sarà squisitamente attuale: l‘artista Paola Nizzoli proporrà infatti l’installazione Piramide alimentare.
La mostra è a cura di Davide Dotti e un comitato scientifico internazionale. È promossa dall’associazione Amici di Palazzo Martinengo ed è patrocinata dall’Expo 2015, dalla Provincia di Brescia e dalla Regione Lombardia.
[di Ambra Benvenuto]