Una mostra fotografica che guarda al cielo a partire da una stazione
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
Inaugurata sabato 12 gennaio presso la Sala espositiva della Stazione AV di Napoli Afragola, Il cielo oltre gli dei, una mostra fotografica curata da Barbara Martusciello per le immagini di Riccardo De Massimi, celebra gli spazi della magnifica stazione AV di Napoli Afragola – capolavoro dell’architettura contemporanea a firma di Zaha Hadid – a partire dalla presenza di una sala espositiva per la prima volta messa in funzione grazie ad una temporanea.
Con la serie fotografica Il cielo oltre gli dei Riccardo De Massimi espone magnifiche restituzioni fotografiche sia di statuaria del passato sia di architetture altrettanto evocative a partire dal dialogo con una struttura contemporanea bella e complessa quale Napoli Afragola. Già impegnato in un’operazione affine e difficoltosa presso la stazione di Roma ostiense, anche stavolta è proprio lo spazio che accoglie le fotografie a permettere quelle suggestioni e prospettive che riconfigurano l’immagine sollecitando l’effetto di meraviglia grazie allo scandaglio di una superficie che resta profonda nonostante la bidimensionalità. Il richiamo agli dei serve dunque per invocare l’attesa e il superamento dei limiti incontrando nel prototipo divino il momento della immortalità: questo il focus dell’operazione di De Massimi.
Nel cielo oltre gli dei scorgiamo dunque dei ritratti tanto di statue quanto di architetture fotografate con precisa presa di posizione tematica a partire dal racconto di una trasformazione dell’olimpo di riferimento della collettività: esiste dunque un cielo oltre gli dei, questa la tematizzazione ultima della proposta artistica rivolta alla sala espositiva della stazione AV.
Il cielo oltre gli dei nasce grazie alla collaborazione di RFI che ha inteso investire collaborando alla messa in opera, dall’altro grazie al patrocinio della CIU – confederazione italiana unione delle professioni intellettuali. Da sabato 12 gennaio la mostra sarà visitabile dalle 8 alle 22, l’ingresso è libero.
[Antonio Mastrogiacomo]