Al PAN: il mare nel cielo. Un’istallazione che unisce svariate forme d’arte e che vuole riprodurre la natura in modo realistico: sul fondale non solo le meraviglie marine ma anche corpi inanimati di migranti.
L’atrio del PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, sarà ravvivato fino al 23 novembre da un’opera d’arte: l’installazione dell’artista puteolano Vincenzo Aulitto, intitolata “Il mare nel cielo”.
Il concept centrale dell’opera in questione è la volontà di celebrare due elementi fondamentali della natura, due elementi che da sempre stimolano un approccio contemplativo da parte dell’uomo: si tratta dell’acqua e del cielo. Aulitto, già celebre per le sue tele, ha fatto della pittura, della scultura e delle proiezioni multimediali gli strumenti utili alla costruzione di questa suggestiva installazione.
All’atto pratico, l’opera consiste in un telo circolare di ben 5 metri, posto sul soffitto della sala, su cui inizialmente si scorgono solo dipinti di costellazioni marine.
Al momento della proiezione inizia la magia: a luci spente, gli spettatori vengono messi nella situazione adatta a perdersi nella visione di video di nuvole, fondali marini ed immagini appartenenti al mondo della natura.
Un tratto encomiabile dell’installazione di Aulitto risiede nel fatto che le immagini scelte non mirano a sottolineare esclusivamente il lato “bello” del mondo naturale. Un momento di indiscutibile realismo lo si può avere nel momento in cui, nelle immagini dei fondali, si scorgono diversi corpi inanimati di migranti, argomento di dibattito decisamente attuale.
Con la presente installazione, l’artista è riuscito a realizzare un suo proposito: quello di creare una sorta di Isola che non c’è, in cui mare e cielo coincidono.
[di Ambra Benvenuto]