“Illuminando… Colora”, la mostra che mette in dialogo ‘antico’ e ‘nuovo’, artigianato tradizionale e realtà aumentata, manufatti e luci d’artista.
Ultimo giorno per visitare “Illuminando…colora”, il progetto-mostra che vuole unire due aspetti che rendono celebre la città campana Salerno: l’artigianato storico, espresso dai maestri del settore, e le luci dette “d’artista” decisamente più recenti ma sempre più famose. La rassegna offre visite guidate all’interno del Complesso Monumentale di San Pietro a Corte, durante le quali si può fruire dei manufatti esposti per l’occasione che, nel rispetto della storia del luogo, si ispirano alle moderne installazioni di luci d’artista.
Le opere proposte da “Illuminando…colora” sono tele, sculture e mosaici dipinti seguendo tecniche che mettono in particolare risalto i chiaro-scuri.
Nonostante l’argomento sia “Salerno e il Mare. Luci, trame e colori dell’accoglienza”, le tematiche proposte sono davvero molte.
ALCUNE DELLE OPERE IN MOSTRA- Mariagrazia Cappetti, con la sua opera “Salernum e il mare”, interpreta il mare sia come occasione di scambio pacifico tra i popoli – di arricchimento economico e culturale – sia come mezzo di scontri, invasioni.
Un tematica simile è trattata da “La navigazione”, di Giovanni Mosca, che rappresenta gli scambi tra Italia e Grecia.
Margherita D’amato propone la sua “Trotula de Ruggiero”, figura importantissima nella cultura salernitana e non, grande studiosa di matematica e filosofia ma soprattutto di medicina.
“Mare nostrum – mare mundi” di Michele Della Rocca propone un mosaico con al centro lo stemma di Salerno e intorno tutti gli elementi caratterizzanti l’identità della città dal punto di vista marittimo: il mare appunto, la Scuola Medica, Barbarossa.
“Il viaggio”, di Pasquale Liguori, è una scultura rappresentate “una barca senza vele e senza remi”: un sovrano delle acque capace di fronteggiare tutte le avversità che il regno del mare, imprevedibile, può portare. La scultura è ornata di pesci, simbolo di fertilità e vita, e vuole rappresentare il mare da un punto di vista mistico e elemento di condizionamento quotidiano.
Come ogni città, anche Salerno ha degli elementi di spicco. Chiaramente quello preponderante è l’immensità del mare che il golfo prova eternamente ad abbracciare. Allo stesso tempo, però, sono rappresentati con cura anche i cupi vicoli del centro storico e di alcune zone residenziali. Non manca, poi, il verde dei grandi parchi.
Ogni tela propone la visione che l’autore ha della città: mettendole in mostra tutte le opere insieme, si è scelto di enfatizzare i colori di ogni quadro con una luce particolare. Il risultato è un corridoio con tanti quadri distanziati l’uno dall’altro e illuminati in modo congeniale all’opera presentata.
L’intreccio tra ‘antico’ e ‘nuovo’ è sottolineato anche dalla location scelta per la rassegna: San Pietro a Corte, ‘storico’ complesso archeologico d’epoca longobarda, è visitabile alla ‘nuova’ maniera, tramite QR Code posti in uno stendardo informativo, oppure seguendo la ‘vecchia’ scuola: grazie ai volontari del gruppo Giovani Archeologi Salernitani è sempre disponibile un’esperta guida capace di illustrare nel dettaglio la storia del complesso monumentale.
[di Ambra Benvenuto]