Gli innamorati vivono “un amore”. Ed invece sono “due”, “due amori”.
Se si sta insieme, certo, ma io sto con te, e tu stai con me.
Io quando parlo dell’amore racconto di due unici occhi marroni, di diabolico carisma, della stanza da letto e del mondo mano nella mano visti da destra, che gli abbracci sanno di dolce dannazione, e che il risotto ai frutti di mare è buonissimo. Tu quando parli dell’amore racconti di due geniali occhi blu che guardano come nessun’altro guarda, del mare a primavera, della stanza da letto e del mondo mano nella mano visti da sinistra, che gli abbracci sanno di purezza struggente, che la frittata al formaggio è buonissima.
Io sono innamorata di te, e tu di me.
Poi, privilegio di pochi, capita di innamorarti di una terza cosa, dell’unione. Io che amo te, sono innamorata di quello che ci lega, e tu che ami me, del nostro amore.