Il convento di San Giacomo a Capri ospita il dialogo artistico tra Italia e Iran, sono Visioni Contemporanee
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
L’Iran è ospite di Visioni contemporanee, appuntamento all’insegna dell’arte contemporanea arrivato alla sua quarta edizione. La certosa di San Giacomo, straordinario convento a picco sui faraglioni, diventa nuovamente sede di una mostra collettiva, stavolta per quattordici artisti italiani ed iraniani che si confrontano con opere selezionate secondo le scelte curatoriali di entrambi i Paesi.
Iran e Italia vengono così messe a confronto per la prima volta sul piano artistico. La forte evoluzione del paese asiatico sembra alimentare ulteriori contatti tra le due culture: con soddisfazione, infatti, gli organizzatori della rassegna Visioni Contemporanee – l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive–IGAV – brindano insieme agli altri attori di questa iniziativa – il polo museale della Campania, il Ministero degli affari esteri e la città di Capri – che hanno rinnovato questo appuntamento all’insegna del contatto e della cultura.
Visioni contemporanee infatti, nel mettere in dialogo artisti contemporanei a livello internazionale, prevede ogni anno una collettiva che unisca artisti italiani ad artisti stranieri provenienti da un paese ospite. Quest’anno è stata la volta dell’Iran, che a sua volta ricambierà l’ospitalità col trasferimento della collettiva in una altrettanto prestigiosa sede del paese prescelto.
La memoria e l’oggetto sono i campi di indagine della produzione artistica in mostra; nelle parole dei curatori Alessandro Demma e Vahid Melek: «La memoria e l’oggetto sono i due elementi protagonisti di questo progetto, due traiettorie fondamentali nell’esistenza dell’essere umano, due “opposte linee” che viaggiano su binari paralleli della nostra vita. Questi i temi che creano un’interazione tra Italia ed Iran, attraverso l’utilizzo di differenti linguaggi – dal disegno alla pittura, dalla scultura all’installazione, dalla fotografia alla video arte. Da un lato la “memoria”, la storia, il passato come fonte di conoscenza e di coscienza, come strumento per confrontarsi con il presente e per guardare al futuro; dall’altro “l’oggetto”, inteso come realtà ed elemento fisico che caratterizza e circonda la nostra esistenza».
Gli artisti italiani in mostra: AfterAll, Filippo Centenari, Fabrizio Cotognini, Pamela Diamante, Pierpaolo Lista, Giovanni Termini, Ciro Vitale. Artisti iraniani in mostra: Firoozeh Akhlaghi, Mohamad Hadi Fadavi, Shahram Karimi, Alireza Karimpour, Alireza Saadatmand, Sahar Salehi, Amir Bakhtiar Sanjabi.
“La Memoria e l’Oggetto. Visioni Contemporanee” – fino al 31-10-2017.
[Antonio Mastrogiacomo]