Dal fumetto, che alterna drammaticità a sottile ironia, scaturisce tutto il coinvolgimento emotivo del disegnatore, che in questo modo è riuscito a coinvolgere e sensibilizzare migliaia di persone a favore dell’iniziativa Kurda.
ZEROCALCARE A NAPOLI – Grande successo venerdì sera per l’arrivo a Napoli di Zerocalcare, nome d’arte del fumettista di Arezzo Michele Rech. Il giovanissimo autore del reportage a fumetti Kobane Calling si è dimostrato una persona modesta e molto disponibile nonostante la fama raggiunta con quest’ultimo lavoro, definendosi lui stesso un semplice mezzo attraverso il quale si è riuscito a far arrivare alla platea un problema molto importante, quale la resistenza Kurda. L’evento, che si è tenuto all’Ex Asilo Filangieri (Vico Giuseppe Maffei 4, nel pieno centro storico di Napoli), ha registrato un vero e proprio boom di presenze a conferma del fatto che Kobane non è stata dimenticata.
KURDI VS ISIS – Più di mille i morti nella battaglia di Kobane e il mondo intero, bloccato tra la disinformazione e l’indifferenza, è stato a guardare. Eppure i Kurdi hanno combattuto contro tutto e tutti per instaurare sul loro territorio valori tramandati dall’Europa. Libertà, emancipazione femminile, pacifica convivenza delle etnie hanno guidato la lotta contro il regime di terrore dell’Isis.
NAPOLI PER KOBANE – Il reading del fumetto, seguito da un lungo dibattito sulla questione Kurda, è stato fortemente voluto dal gruppo Napoli per Kobane, che considera il Kurdistan il cantiere politico più grande al mondo, luogo nel quale vengono sperimentati sistemi politici basati sul paradigma di Abdullah Ocalan, quindi è da prendere come esempio per avviare nuove forme di autogoverno. Proprio da Napoli è partita qualche mese fa un’iniziativa di appoggio alla resistenza Kurda, iniziativa che ha poi coinvolto centri sociali in diverse città italiane. La lotta al terrorismo non può essere infatti confinata ad uno stato solo, non riguarda una sola popolazione ma tutto il mondo, come hanno dimostrato gli svariati attentati che hanno colpito anche il mondo occidentale. Uno tra tanti quello alla redazione parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo, che ha lasciato tutti sconvolti semplicemente perché la Francia confina con l’Italia, di conseguenza il senso della tragedia è stato sentito molto di più.
KOBANE CALLING –La striscia a fumetti di Zerocalcare è nata durante un viaggio che l’autore, da sempre impegnato politicamente, ha fatto a Kobane. Il lavoro che doveva essere di sole 19 pagine è poi andato oltre, arrivando alle 42 facciate che, pubblicate su Internazionale a metà gennaio, hanno riscosso più successo del previsto. «Ora m’ha detto bene, ma va a finire che tra sei mesi torno a fare ripetizioni» ha esordito così Michele Rech al dibattito dell’altra sera, manifestando apertamente la sua estrema umiltà. Il ragazzo ha mostrato infatti la sua consapevolezza riguardo al fatto che è stata sfruttata la fiducia che il pubblico ha nei suoi confronti per far arrivare a molti qualcosa di importante. Dal fumetto, che alterna drammaticità a sottile ironia, scaturisce tutto il coinvolgimento emotivo del disegnatore, che in questo modo è riuscito a trascinare nella sua rabbia e voglia di agire migliaia di persone che si sono schierate come lui a favore dell’iniziativa Kurda.
[di Magdalena Sanges]
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