Si tiene domenica 24 presso il cortile delle Carrozze la messa in scena di La Classe
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
Lo spazio di una classe circoscrive tanti ricordi, diverse esperienze da rimanere legato al mondo dell’educazione e della cultura in modo stringente. Per il Napoli Teatro Festival la regia di Gabriele Russo mette in scena una classe particolarmente sui generis: un’aula di recitazione presso la quale 14 allievi attori preparano uno spettacolo che racconti a tutti la vita di Anders Behring Breivik. Passato agli onori della cronaca per essere colui che il 22 luglio del 2011 provocò la morte di 77 connazionali in Norvegia, l’attentatore diventa oggetto della messa in scena teatrale: allo spettatore è dato il compito di osservare gli studenti/attori mentre si confrontano con la resa dell’oggetto prescelto, così difficile da riportare alla rappresentazione teatrale a partire dall’indecifrabile scelta se ridotto al massacro di decine di giovani vite.
Gli attori – i promettenti studenti della Bellini Teatro Factory – diventano dunque luogo di un mutamento che li pone in dialogo con il presente a partire dalla sua irriducibile rappresentazione ed interpretazione. Vengono così esposti alla libertà della messa in scena e in gioco a partire da loro stessi, evitando il ricorso alle proprie abilità tecniche. Il principio che aziona il meccanismo della classe diventa così il continuo cortocircuito tra realtà e finzione che sembra reggersi solo in rapporto al palcoscenico: la divisione con pubblico infatti risulta solo dal diverso ruolo, non dalla cogenza degli interrogativi proposti, in grado di misurare la questione etica a partire dalla produzione estetica.
La classe, spettacolo della sezione osservatorio che nasce grazie dalla comune produzione di Fondazione Teatro di Napoli e Teatro Bellini, va in scena domenica 24 giugno, alle 21e30 presso il cortile delle carrozze di Palazzo Reale. L’offerta del Napoli Teatro Festival – quest’anno per la regia di Ruggero Cappuccio – si rivela fittamente densa di sorprese.
[Antonio Mastrogiacomo]