La notte degli Oscar – Da anni ormai l’evento ha iniziato ad avere una risonanza anche in Italia, cosa accadrà nel 2018?
Articolo di Raffaella Annunziata
Puntuale come ogni anno arriva l’appuntamento più importante e chiacchierato del cinema. Domenica 4 Marzo, mentre in Italia si è in pieno clima elettorale, anche a Los Angeles sono indette delle elezioni, ma di tipo molto diverso: gli Academy Awards 2018, questo il nome “tecnico”.
Gli italiani che vogliono abbandonare i pensieri politici e dedicarsi ad una notte da sogno hanno di che occuparsi: il film del regista italiano Luca Guadagnino, Chiamami col tuo nome, è candidato all’Oscar nella categoria Miglior Film. I candidati sono tutti di grande rilievo, ma lo spirito patriottico che contraddistingue da sempre e per sempre gli italiani verrà sicuramente animato dal fatto che una pellicola che celebra l’amore adolescenziale con toni dolci e poetici, incorniciata da stupendi scenari estivi che rendono giustizia al nostro Paese, potrebbe effettivamente aggiudicarsi la tanto ambita statuetta.
I nove candidati per il premio Miglior film sono: La forma dell’acqua; Dunkirk; Tre manifesti a Ebbing; Missouri; Il filo nascosto; L’ora più buia; Lady Bird; Chiamami col tuo nome; Get Out; The Post.
Da anni ormai l’evento “la notte degli Oscar” ha iniziato ad avere una risonanza anche in Italia, trasmesso in chiaro da Sky e da TV8 quest’anno, a partire dalle ore 22.50. Nel corso del tempo la possibilità di seguire la cerimonia ed essere informati a riguardo è diventata sempre di più alla portata di tutti, ed in ciò è necessario ringraziare la potenza dei social network che svolgono il loro dovere di diffusione di informazioni. Tutti gli appassionati seguono le vicissitudini che ruotano attorno alla notte degli Oscar, e non mancano, puntuali quasi ogni anno, le polemiche riguardo tematiche diverse o tormentoni divertenti che si diffondono a macchia d’olio sui social network. Si ricordi, ad esempio, quando nel 2016 Facebook era invasa da immagini costruite ad hoc con il bel viso di Leonardo Di Caprio, e che sottolineavano costantemente il fatto che l’attore non era mai riuscito a vincere, nonostante le tante candidature. Nel 2016 Di Caprio si aggiudica l’Oscar come Miglior Attore Protagonista per la sua performance in The Ravenant di Martin Scorsese. E finalmente, gli animi degli spiritosi del web si sono appagati, applausi per l’attore, e la storia è finita nel dimenticatoio.
Quell’anno fu il momento della burla mediatica, ma anche della protesta che rispondeva all’hashtag #oscarsowhite: il dibattito ruotava attorno alla scarsa, o forse nulla, presenza di nomination alle categorie per attori, registi, produttori, sceneggiatori di colore. Il polverone sollevato all’epoca sembra aver avuto i suoi effetti, quando nel 2017 ben tre pellicole con protagonisti e cast di colore (Moonlight, Barriere, ed Il diritto di contare) sono state nominati nella categoria miglior film, mentre Mahershala Ali e Viola Davis hanno vinto rispettivamente nelle categorie Miglior Attore Non Protagonista e Miglior Attrice Non Protagonista. La bravura degli attori ha permesso una vittoria che rifletteva non solo il riconoscimento professionale, ma anche un riconoscimento sociale ed una vittoria per quella che è ancora considerata una minoranza nel mondo del cinema.
Ai Golden Globes 2018 del mese scorso molti attori e attrici sul red carpet hanno indossato un look total black, come simbolo del movimento Time’s Up, nato in reazione allo scandalo sulle molestie ed abusi sessuali di Harvey Weinstein; una pagina nera della storia del cinema, che infanga la bellezza e la sacralità della settima arte. Ma poiché tutto ciò sta venendo a galla, la speranza è che accada per il solenne scopo di ripulire il mondo del cinema da queste macchie oscure, e riportare alla luce il lavoro e la passione di quanti, invece, dedicano vita, anima e corpo a questa arte.
Per la cerimonia degli Oscar non è prevista una sfilata di outfit in nero, ma verranno dedicati dei momenti specifici sul palco alla lotta contro le molestie sessuali ed alla parità di genere. Inoltre, pare che attori ed attrici indosseranno una spilla in omaggio alle vittime della recente sparatoria in Florida, legata alla campagna lanciata da Everytown for Gun Safety, che si batte per un maggior controllo e blocco sulla vendita di armi.
Il mondo di Hollywood, che nell’immaginario collettivo viene pensato come glamour, dorato, distante dal mondo reale, diventa sempre di più specchio della società contemporanea ed amplificatore su larga scala di tutto ciò che, giorno dopo giorno, succede nelle nostre vite quotidiane.
I messaggi lanciati quest’anno saranno forti e di grande rilevanza ed impatto sociale, e nel suo “piccolo” il mondo del cinema si sta destando dal sonno protetto dalla ricchezza e bellezza, e sta facendo proprie delle battaglie sociali necessarie.
Il cinema non è solo intrattenimento, è strumento che racconta la realtà dilatata, che permette una riflessione ed in questo caso un’amplificazione delle dinamiche sociali e politiche che non sono mai avulse prodotto cinematografico, ma lo impregnano e lo influenzano. Allora ben vengano le iniziative combattute sul red carpet, perché lanciano un messaggio di presenza e consapevolezza.
[di Raffaella Annunziata]