“La scienza illumina” – Una mostra, uno spettacolo, tante storie
La luce gioca un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana ed è un formidabile strumento d’indagine trasversale in tutte le scienze del 21° secolo: ha rivoluzionato la medicina, ha aperto la comunicazione internazionale via Internet, e continua a essere centrale per collegare gli aspetti culturali, economici, e politici della società globale.
Si inaugura venerdì 6 novembre alle ore 17.30, presso Città della Scienza, Napoli, la mostra “La Scienza illumina”, un percorso scientifico e artistico che fa della luce il punto di partenza per ragionare sui grandi temi della sostenibilità, dello sviluppo e dell’innovazione, ed è fruibile fino al 10 gennaio.
“La Scienza illumina” è organizzata in occasione dell’Anno Internazionale della Luce, da Sapienza Università di Roma, dal Polo Museale La Sapienza, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Fondazione Mondo Digitale, Fondazione Idis-Città della Scienza e la cooperativa Le Nuvole/ Casa del Contemporaneo_Teatro Arte e Scienza.
La mostra è progettata e realizzata da un team fatto di docenti, maker, artisti, ed esperti di tecnologia, fisica, biologia, matematica e scienze della Terra per mostrare le mille facce della luce.
Suddivisa in tre macro-sezioni (ottica geometrica, ottica fisica e meccanica quantistica), la mostra prevede installazioni interattive e performance artistiche.
Venerdì 6 novembre 2015 alle ore 17.30 si inauguriamo ufficialmente la mostra con lo spettacolo “Caravaggio, la rivoluzione dell’arte” e la visita guidata.
CARAVAGGIO, la rivoluzione nell’arte
A cura de Le Nuvole_Teatro Arte e Scienza.
Inizia così il percorso, interpretato da Rosario Sparno, che il regista e autore dei testi Fabio Cocifoglia ha ideato per ricostruire le tre fasi della vita artistica e personale di Caravaggio, dalla giovinezza alla crescita alla maturità: un uomo avanza alla sola luce di una lampada, gioca con le ombre – le evoca – le invita a uscire dal nulla del buio e ad entrare nel corpo della luce. È un pittore, ora esordiente e alla continua ricerca di conferme della propria identità e della propria virilità. Ora affermato ma costretto a fuggire, perseguitato più dall’idea di se stesso che da quanti lo vorrebbero carcerato. E, infine, un’impronta – una macchia – un’ombra lasciata dalla luce che impressiona e se ne va, modello egli stesso dell’ultimo quadro della sua vita. Senza ricorrere ad effetti speciali, in scena solo un tappeto, alcune stoffe, uno specchio e la luce come unico strumento privilegiato d’identificazione dell’uomo, della natura e della realtà. La performance teatrale di Le Nuvole_teatro arte scienza, sotto l’aspetto scenotecnico, si completa di una selezione musicale e un disegno luci a cura di Riccardo Cominotto.
[di Comunicato Stampa]