L’amore immortale di Yves Saint- Laurent e Pierre Bergé rivive in due serate al Teatro Sala Molière
Articolo di Magdalena Sanges
POZZUOLI – Dopo il successo ottenuto a giugno a Napoli, “L’amour fou”, per la regia di Marco Sgamato, torna a far sognare questa volta a Pozzuoli, presso il Teatro Sala Molière (P.co Bognar 21, nei pressi della stazione della metropolitana di Pozzuoli), per ben due sere consecutive. La pièce teatrale, interpretata da Gianni Caputo nel ruolo di Pierre Bergé, Roberta Astuti, Claudio Cacciaglia, Simona Perrella e Mariachiara Vigoriti, va in scena sabato 18 e domenica 19 novembre alle 18.30. Un fine settimana per riscoprire un amore, quello tra il grande stilista Yves Saint- Laurent e Pierre Bergé, durato ben cinquanta anni e divenuto immortale, tant’è che proprio Bergé è arrivato a far sua una citazione di Plinio il Giovane: «Ho perduto il testimone della mia vita, temo che ormai vivrò con minor cura di me stesso».
UN AMORE FOLLE – Yves Saint-Laurent, divenuto direttore della maison Dior appena diciottenne, è uno degli stilisti più apprezzati al mondo, arrivato al successo giovanissimo e come tanti finito in una spirale di alcol e droga. A sostenerlo nella carriera, così come nella vita, Pierre Bergé, l’uomo con cui l’ormai leggendaria figura di Saint-Laurent ha trascorso quasi tutta la vita. Cinquanta anni di amore fatto di gioie, contrasti, glorie e dolori, sempre fianco a fianco. Lo spettacolo portato in scena magistralmente dalla compagnia Libera Imago fa rivivere tutto questo: la storia di un legame indistruttibile, raccontata attraverso il romanzo epistolare di Bergé. Una scenografia semplice e suggestiva, con intermezzi musicali le cui note non solo accompagnano gli attori in scena, ma diventano parte integrante della narrazione.
[di Magdalena Sanges]