In mostra fino al 2 agosto “Microcosmo di vetro”, un iter espositivo ideato dal maestro Mauro Puccitelli e dalla designer di gioielli Silvia Rutolo. Fiori, frutti, foglie ed anche stelle del cielo: piccoli capolavori a creare un suggestivo giardino in vetro. Esperienze creative diverse e un’unica tecnica artistica – quella della lavorazione del vetro a lume – per celebrare la natura di Villa Carlotta. Il 21 e il 26 luglio laboratori per grandi e piccini per imparare a creare il proprio gioiello. In contemporanea, il percorso olfattivo della fragrance designer genovese Caterina Roncati.
È l’incontro di più personalità creative e artistiche quello a cui il pubblico di Villa Carlotta, tra i più rinomati musei e giardini botanici d’Italia, sul Lago di Como, potrà assistere fino al 2 agosto in occasione della mostra “Microcosmo di vetro”. Un percorso espositivo che è un inno alla natura della villa con opere del maestro Mauro Puccitelli e i gioelli di Silvia Rutolo.
E se Patrick Süskind ammoniva nel suo capolavoro Il Profumo, che “colui che domina gli odori, domina il cuore degli uomini”, è l’attenta regia della fragrance designer genovese Caterina Roncati ad affiancare alle opere in mostra, proprio il fascino dell’olfatto.
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Fiori, frutti, foglie e mondo animale: piccoli capolavori di vetro che creano un suggestivo giardino di cristallo con un unico comune denominatore: la lavorazione a lume del vetro. L’antica tecnica che permette di modellare il materiale dopo averlo fuso con una fiamma è scelta da Puccitelli e Rutolo come mezzo privilegiato per le loro creazioni. E il formato è mignon.
Coleotteri, salamandre, farfalle, libellule persino ragni. Sono questi mondi infinitamente piccoli, gli elementi cardine di ogni creazione di Puccitelli, fil rouge di una poetica dalle radici antiche: la sua infanzia, il suo paese di origine nell’entroterra marchigiano e le colline circostanti.
I suoi animali mignon, sono in mostra a Villa Carlotta, diventano veri e propri pezzi unici, microcosmi di vetro che raccontano il mondo della natura.
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La cifra stilistica del “molto piccolo”, è la stessa che si ritrova nei lavori di Silvia Rutolo. Pezzi unici, plasmati dal fuoco di una fiamma che arriva fino a 900 gradi e che portano nel loro DNA creatività e artigianalità.
Sono Le Ginevrine, la sua nuova linea di monili: cammei dai colori pastello ottenuti con la tecnica freeze and fuse, base su stampo siliconico, impasto di polvere di vetro, acqua e colore, e “micro universi naturali” dalle origini antiche che prendono forma su una superficie ridotta.
E se un tempo questi gioelli racchiudevano nella loro esigua superficie la rappresentazione di usanze o personaggi, con Silvia Rutolo prendono spazio e forma fiori e farfalle immaginarie. E il cammeo diventa green.
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A completare l’esposizione, la linea di ‘gioielli sensoriali’, Baco. Collane e orecchini che ricordano per fattezze il bozzolo del baco da seta, eleganti “gusci di vetro” che racchiudono tessuto imbevuto di particolari fragranze – tuberosa, fico, vaniglia bianca, mora e muschio, gelsomino, talco, acqua di panna, violetta, rosa – rilasciate da impercettibili microfori. Creazioni che seducono trasmettendo un’autentica “joie de vivre” che è il leitmotiv di “Perlarte”, il brand di gioielli della designer.
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Una costante, quella del profumo, che si ritrova nel percorso sensoriale di Caterina Roncati articolato in tre diverse “tappe”, Note di Testa, di Cuore e di Fondo.
Nella prima “stazione”, accanto ai profumi dell’arancio e del limone convive infatti l’elisir del galbano. Estratto da una pianta originaria dell’Asia, si contraddistingue per l’aroma fresco terroso e legnoso. Il suo utilizzo risale al 1945, quando per la prima volta viene usato nel noto profumo Vent Vert di Balmain.
E’ lo ylang ylang, il fiore di tutti i fiori, originario delle filippine, e famoso per essere stato scelto nel 1921 per la produzione dello storico Chanel N°5, che crea l’unicità della seconda stazione accanto alla rosa e al mughetto.
Dona particolarità alla terza e ultima tappa l’accordo fougère, una vera e propria “struttura olfattiva” caratterizzata – tra gli altri – da lavanda, geranio, vetiver e muschio di quercia. Un percorso che è una vera e propria suggestione sensoriale che ricrea all’interno della villa l’intensità olfattiva del parco.
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Durante tutto il periodo della mostra, Silvia Rutolo propone al pubblico suggestive dimostrazioni della lavorazione del “vetro a lume”.
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Il 21 e il 26 luglio dalle 16.00 alle 17.30, Villa Carlotta organizza laboratori “Crea il tuo gioiello” che daranno la possibilità a grandi e piccini di imparare a creare uno splendido monile.
[di Comunicato Stampa]