In mostra le “opere” dei serial killers più famosi della storia
Dopo il successo londinese, Mauro Rigoni arriva in Italia, precisamente a Jesolo, con “Serial Killer: dalla vittima al carnefice” la brutale mostra che svela l’identità dei maggiori assassini seriali e che ha fatto parlare di sè per i contenuti fortemente discutibili.
Il promoter trevigiano ha presentato il 26 dicembre, in via Aquilea 123- Jesolo Lido (Venezia) una mostra che resterà aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00. Dal 10 gennaio sarà possibile accedervi esclusivamente il sabato e la domenica negli stessi orari.
La mostra si articola in due momenti: il primo che permette ad un gruppo di circa venti persone di munirsi di audioguida ed inoltrarsi in un iter tra le scene dei crimini più efferati, ed il secondo costituito dall’accesso al “Museo di arte criminologica“. Dopo aver depositato gli apparecchi acustici per le autoguide, nel secondo livello della mostra sarà possibile approfondire lo studio sull’animo dei serial killer. Nel museo sono presenti oggetti appartenuti ai killers, foto originali delle scene del crimine, strumenti di tortura ed altre reliquie.
Grazie a validi supporti tecnologici la mostra diventa un viaggio nella mente dei serial killer permettendo dunque al visitatore di entrare nel dettaglio dei crimini e capirne le motivazioni.
Raccontati i più celebri e temuti personaggi di tutti i tempi, da Ed Gein, killer statunitense che ha ispirato un classico del cinema come “Il silenzio degli innocenti“, a Leonarda Cianciulli, meglio nota come “La Saponitrice di Coreggio” (nome scelto non a caso dato che alcune delle sue vittime sono state trasformate in saponi ) la mostra ha suscitato abbastanza scalpore sebbene non mostri scene od eventi più cruenti di quelli a cui siamo già abituati.
[di Roberto De Rosa]