Articolo di DANIELE DE FALCO
Per quanti possano essere i suoi capolavori, il più grande di tutti è proprio l’artista in sé: Pablo Picasso e l’arte moderna spagnola vengono presentati per mettere in risalto ciò che una delle tante menti brillanti è riuscita a fare agli inizi del secolo scorso.
A Palazzo Strozzi, la Fondazione Palazzo Strozzi e Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, ha organizzato la mostra, che avrà luogo fino al 25 gennaio 2015, dedicata ad un pilastro dell’arte moderna spagnola.
Rivoluzionato il concetto di spazio-tempo con le scoperte del fisico Albert Einstein sulla relatività, Picasso riporta su tela figure riprese da vari punti di vista, le varie prospettive all’interno delle opere dell’artista figurano il superamento del modello assoluto, dovuto alle scoperte scientifiche e in generale a un’epoca distinta dalle altre dal concetto di relativismo. La mostra permette di confrontare i capolavori dello spagnolo con altri capisaldi e connazionali di quest’ultimo, come Joan Miró, Salvador Dalí, Juan Gris, Maria Blanchard, Julio González.
Altri temi fondamentali sono quelli che hanno caratterizzato la carriera artistica di Picasso, come la tragedia storica, la metafora del desiderio erotico e la sofferenza per la guerra. Uno dei più grandi e riconosciuti capolavori dello spagnolo è Guernica, dove viene raffigurata la sofferenza, il caos e il dolore suscitati dai bombardamenti sulla città di Guernica in Spagna.
Alla mostra sono esposti i dipinti preparatori di tale capolavoro oltre ad altre opere già affermate come Il Ritratto di Dora Maar, la Testa di cavallo, Il pittore e la modella.
Pablo Picasso da giovane utilizzò il sellino e il manubrio della sua bicicletta e mettendoli insieme raffigurò la testa di un toro. Una mente brillante con una tale capacità e una tale creatività riesce a esprimere nei suoi quadri tanta sofferenza, questo è ciò che rende l’essere umano vivo per davvero.
[di Daniele De Falco]