Le persone passano la vita ad aver paura delle cose della vita, altre passano la vita ad aver paura della fine della vita.
Io per esempio ho paure tutte mie, e siccome ‘mie’ mi sembrano le più normali… ho paura di vivere come fossi morta, ed ho paura di morire ancora viva, così penso spesso a tutte le sfumature della morte. Ma non in senso macabro o allarmistico, se vi appare questo è un problema vostro, ma in senso poetico, perché io “per il mio modo di sentire soffrirò sempre”, mi disse chi mi conobbe, e sono orgogliosa di questo ‘me’, non potrei nemmeno immaginarmi diversa da così a non sentire tutto ciò che sento.
La morte, dunque, intesa come l’ultima cosa che ci capita, per me è piuttosto un’ascesa, verso non so cosa ma… un’ascesa.
Come tutte le donne ci tengo molto al corpo, al punto che se dovessi uccidermi sceglierei, come da statistica, un modo che non implichi sfregi fisici, tipo un cocktail di farmaci o veleni… se non dovessi arrivare a questo perché mi fosse concesso dalla vita di non morire mai dentro, e di chiudere sempre tutti i miei cerchi prima di ‘andare’, dunque se dovessi morire una sola volta, cioè alla fine, beh non vorrei donare organi, a meno che non servissero per salvare mia sorella o l’amore della mia vita, soprattutto se a quest’ultimo servisse un cuore, come un piacere assoluto gli donerei il cuore; non vorrei essere cremata né gettata in mare perché amo il fuoco ma amo osservarlo e solo da viva, ed amo il mare per la sua profondità, mi è indispensabile per essere felice, e per quella stessa profondità mi fa paura… proprio come ogni profondo amore; vorrei essere seppellita, ma non sotto terra, in un posto vicino Sorrento perché chiunque voglia venire a pregare sulla mia tomba deve passare prima per quel mare, ed in una posizione fetale perché accanto a me, nel mio spazio, precisamente dietro di me, possa essere seppellito il grande amore della mia vita affinchè mi abbracci così, da dietro, in eterno, ma non quello che ha trascorso con me tutta la vita, piuttosto quello che ho amato per tutta la vita, semmai non dovesse essere la stessa persona; vorrei essere seppellita in coppia perché non ho mai voluto rinunciare all’Amore e non c’è stato un solo istante in cui non abbia saputo, ed assecondato, che la mia più grande vocazione sia la vita di coppia; e vorrei un epitaffio lungo e viscerale e che parli d’Amore, perché la scrittura e l’Amore sono nati e possano morire vivendo per sempre con me.