“Jackson Pollock, Murale. Energia resa visibile”, a Venezia la mostra sul Murale dalle dimensioni monumentali.
Jackson Pollock è un artista in grado di attirare lo sguardo delle persone più svariate: una fetta di queste sostiene che i quadri della sua corrente, l’espressionismo astratto americano, potrebbero essere fatti da chiunque. Un’altra parte di persone, invece, si inchinano dinanzi al suo innegabile talento senza porre questioni di sorta. Ciò che è certo è che tale querelle potrà continuare alla mostra “Jackson Pollock, Murale. Energia resa visibile”.
Come da titolo, la mostra è incentrata su un enorme murale di Pollock, proveniente direttamente dalla Collezione Peggy Guggenheim, ora in mostra al Palazzo Venier dei Leoni di Venezia.
La mostra, itinerante (dopo la tappa veneziana, il Murale sarà esposto alla Deutsche Bank Kunsthalle di Berlino e successivamente al Museo Picasso di Malaga), arriva per la prima volta in Italia divenendo un vero e proprio evento ed è curata da un grande esperto di espressionismo astratto David Anfam.
Ma di cosa tratta “Jackson Pollock, Murale”?
L’idea della mostra è nata appunto da un murale che l’artista dipinse nell’appartamento di Peggy Guggenheim, colei che secondo i più scoprì il talento di Pollock, tra i mesi estivi e l’autunno del 1943.
Si tratta di un’opera importantissima, che secondo alcuni critici è addirittura il dipinto americano più importante del ventesimo secolo. Per quale motivo? Perché molto probabilmente è la prima tela concepita e creata con quelle tecniche successivamente definite dripping e action painting.
Il dripping si riferisce al lasciare sgocciolare il colore sulla tela tramite un apposito contenitore o strumento. Dalla stessa radice nasce l’action painting, in cui il colore viene schizzato direttamente con le mani ed enfatizza in modo ancora più forte l’influenza che il corpo dell’artista può avere sul risultato finale dell’opera.
Il famosissimo Murale di Pollock potrà essere ammirato in tutti i suoi 6 metri di lunghezza fino al 9 novembre 2015.
Se invece Pollock non è in cima ai vostri autori preferiti, la mostra sarà arricchita da lavori di artisti come David Smith, Clyfford Still e Barbara Morgan.
[di Ambra Benvenuto]