Alla scoperta di una delle artiste americane più famose del Novecento, attraverso le sue performance
Carolee Schneemann è un’artista americana che dedica la sua carriera alla visual art e alla performance art. Le tematiche da lei trattate riguardano principalmente il corpo, la sessualità e il gender.
Nata nel 1939, la sua formazione è avvenuta presso il Bard College e l’Università dell’Illinois. Sin dall’inizio della sua carriera, la Schneemann si è impegnata nel trattare i taboo e le relazioni tra il corpo e la sociologia.
Oltre ad aver esposto in musei come il Los Angeles Museum of Contemporary Art; New York Museum of Modern Art e London National Film Theatre, Carolee è stata docente presso diverse università. Tra le tante, il California Institute of the Arts, l’Hunter College e la Rutgers University. In quest’ultima, la Schneemann è stata la prima donna artista insegnante.
Tra i suoi lavori che hanno destato più scalpore spicca “Interior Scroll”, datato 1975. La performance consisteva nel sottolineare come la vagina dell’artista fosse una fonte di potere artistico. Il punto cruciale era l’artista stessa che estraeva dal suo organo riproduttivo un discorso femminista – il discorso in questione veniva poi letto al pubblico dall’artista stessa, nuda su un tavolo.
Oltre alla produzione artistica, infatti, Carolee Schneemann vanta una discreta produzione bibliografica, sia a proposito dei propri lavori sia saggi e interviste.
Un’altra performance importante è “Mortal Coils” con la quale l’artista ha celebrato, nel 1994, 15 amici scomparsi in quegli anni. Tra i tanti: Hannah Wilke, John Cage, Charlotte Moorman. In “Mortal Coils” vi erano dei meccanismi rotanti dai quali pendevano delle corde mentre delle immagini degli artisti deceduti venivano proiettate sui muri della stanza.
[di Ambra Benvenuto]