Lui si che ha la testa a posto! E’ quello che penseranno i passanti vedendo la Statua del Dio Nilo finalmente restaurata dopo tanti anni di agonia.
La statua, risalente al II e III sec, verrà definitivamente completata dopo il ritrovamento della testa. Grazie ai fondi raccolti dalla campagna “Mettiamo la testa a posto” istituita dal Comitato per il restauro del “corpo di Napoli” (così viene definita la statua a Napoli).
L’opera verrà riconsegnata alla cerimonia di Piazza San Domenico il 15 novembre. Un ringraziamento speciale per la raccolta fondi va a Carmine Masucci, amministratore del complesso monumentale del Museo Cappella Sansevero.
La Statua del Dio Nilo risale all’epoca romana. La sua storia si intreccia con l’arrivo degli egiziani a Napoli, noti come nilesi, che giunti a destinazione costruirono la statua in onore del fiume egiziano. Particolare alquanto curioso è l’agonia che hanno provato gli abitanti di Napoli solamente negli ultimi cinquant’ anni nonostante l’opera sia veramente antichissima. Rimasta intatta per secoli, fu recuperata dopo la caduta dell’Impero Romano e oltre i due episodi citati (comprendente quello attuale), non vi è più nessun altro racconto riportante la statua persa, frantumata o per meglio dire in pericolo. Il recente ritrovamento è avvenuto in Austria dopo che la statua era stata staccata e rubata negli anni Sessanta.
“O cuorpo e Napule” è, dunque, finalmente intatta. Si auspica che questa campagna sia una giusta sensibilizzazione per tutto il popolo napoletano a voler migliorare su tutti gli aspetti una città che necessita di un vero e proprio restauro.
[di Daniele De Falco]