Cos’hanno in comune Giocasta, Medea, Filocomasio?
Madre incestuosa la prima, Giocasta, vittima inconsapevole della profezia che la vuole vedova per mano del figlio Edipo e poi sposa di quest’ultimo; personificazione della determinata, lucida e viscerale vendetta la seconda, Medea secondo la tragedia di Euripide per riscattarsi dal tradimento di Giasone tesse tremendi e geniali castighi, prima offrendo alla giovane amante dell’uomo un mantello pieno di veleno che la uccide tra strazianti dolori, poi sacrificando i suoi stessi figli avuti da Giasone, unico modo per provocargli un insanabile tormento e non assicurargli una discendenza; giovane e bella cortigiana la terza, Filocomasio, conteso oggetto di un intrigo amoroso dai toni talvolta beffardi, talvolta comici; se a queste tre figure femminili si aggiungono performance musicali di suoni etruschi perduti, e sonorità mediterranee all’insegna di mandolo e liuto, ecco il loro filo conduttore: il Festival della Commedia Antica di Marzabotto, Bologna, fruibile presso il Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria”, mentre in caso di pioggia gli spettacoli si sposteranno nel Teatro Comunale di Marzabotto.
Giunto alla sua V edizione, il Festival riconferma essere uno spettacolare appuntamento, tra cultura e bontà gastronomiche locali, per le sere d’estate. Il calendario 2014 di proposte ha avuto inizio il 17 luglio con Peppe Barra in “Emma B. Vedova Giocasta” di Alberto Savinio; a seguire, il 18 luglio, “La musica perduta degli Etruschi” con Simona Rafanelli e Stefano Cocco Cantini; la “Medea” di Euripide con Pamela Villoresi ha illuminato le menti più creative il 23 luglio; mentre il 31 luglio strumenti musicali della tradizione hanno fatto da protagonista in “Citarella e Palmas in duo”.
A chiudere il ‘sipario’ della kermesse “Miles Gloriosus” di Plauto, con Edoardo Siravo e Marco Simeoli, spettacolo fruibile domani, 3 agosto.
«Plauto, che scrisse 2000 anni fa il ‘Miles Gloriosus’, ha creato personaggi universali, tematiche nelle quali potersi rispecchiare tutt’oggi perché ancora presenti nella nostra società», afferma Siravo, doppiatore, attore di teatro, cinema e televisione, noto al grande pubblico per aver interpretato il commissario Leoni nella soap opera di canale5 ‘Vivere’. «Viviamo in un’epoca dove l’edonismo e l’apparire la fanno da padrone. Questa commedia plautina ha una morale eterna e sempre valida, quella di non farsi schiacciare dalla propria vanità e dal proprio narcisismo, perché alla prima occasione ti si ritorcerà contro», conferma Simeoli, autore, regista, attore di cinema e teatro.
Saranno difatti Siravo e Simeoli i ‘moderni’ Pirgopolinice e Pleusicle, che tra beffe, inganni, raggiri, equivoci, scambi di persona, caricature, giochi di parole, parodie, ricerca di beni materiali, e tutto ciò che è peculiare alle atmosfere delle commedie plautine cariche di singolare comicità ed ispirazione sempiterna, si contenderanno l’amore di Filocomasio.
In finale… è tutto da scoprire!
[di Redazione]