Trent’anni di teatro Bellini per una stagione all’avanguardia
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
Il teatro Bellini di Napoli festeggia i 30 anni di attività con una serie di iniziative di ampio respiro culturale, in accordo al carattere plurale e composito della sua ricerca. La stagione 2018/2019 si caratterizza dunque per il forte impegno di un teatro seguitissimo dal pubblico e molto apprezzato sia in campo nazionale che internazionale. A corredo della copiosa stagione teatrale, molte altre iniziative animano gli spazi del teatro di via Conte di Ruvo, a partire dall’accademia di recitazione Bellini Teatro Factory – al suo decimo triennio di attività – ad arrivare alle lezioni di storia curate dalla casa editrice Laterza di Bari e ai concerti di musica classica dell’orchestra Corallium.
Il teatro Bellini di Napoli propone inoltre mostre di artisti contemporanei curate da Palomart nel foyer, laddove l’associazione A voce alta continua ad occuparsi della presentazione e della promozione di libri da poco editi, senza dimenticare l’appuntamento con il cantautorato napoletano nella cornice del Be Quiet e il nuovo spazio a misura dei più piccoli, la Stand Up Commedy e la Bellini Baby Factory. A ragione di tutte queste diverse attività il Ministero dei Beni e delle attività culturali considera il teatro Bellini un teatro di Rilevante Interesse Culturale per il 2018.
Il cartellone è davvero ricco: in apertura il Don Giovanni di Mozart affidato all’orchestra di Piazza Vittoria mentre nomi noti dello spettacolo (come Alessandro Gassman e Silvio Orlando) arricchiranno una proposta decisamente etorogenea in grado tenere fede alla tradizione senza dimenticare la ricerca. Tornano i Momix con uno spettacolo che si preannuncia a dir poco scoppiettante. Il teatro come semplice esperienza da proporre a un pubblico interessato e partecipe: questa la mission del teatro Bellini, il cui target è decisamente composito abbracciando davvero ogni fascia d’età. Anche la misura del pacchetto in abbonamento per gli under29 risulta come operazione felice, in grado di invogliare i giovani a vivere la casa del teatro di Napoli.
[Antonio Mastrogiacomo]